Full Monty – la serie, la vita a Sheffield 25 anni dopo

La serie tv Disney+ in otto episodi arriva il 5 luglio e riporta gli "squattrinati organizzati" del film cult datato 1997 a Sheffield


Torna la banda di Full Monty, ancora tutti “squattrinati organizzati” ma con 25 anni in più. Nel 1997, la storia di un gruppo di operai disoccupati di Sheffield che si dà allo spogliarello integrale colse impreparati gli spettatori, che la elessero a commedia cult con importanti sottotesti sociali. Dal progetto a basso budget in cui, parola del cast, neanche Fox credeva davvero, Full Monty arrivò a Hollywood con 4 nomination agli Oscar, compreso miglior film nell’anno di Titanic e Will Hunting, e il premio alla colonna sonora di Anne Dudley, terza compositrice della storia dell’Academy a ricevere la statuetta. Un fenomeno di costume che approda “25 anni e sette primi ministri dopo” su Disney+ dal 5 luglio con una serie TV di otto episodi.

 

Il cast al completo riunisce anche i creatori originali del film, con Simon Beaufoy di nuovo alla sceneggiatura e Uberto Pasolini produttore con Disney+ e FX. Manca solo Peter Cattaneo, regista della pellicola. Tornano invece Robert Carlyle e Mark Addy nei ruoli di Gaz e Dave, poi Lesley SharpHugo Speer, Paul Barber, Steve HuisonWim Snape Tom Wilkinson.

Sheffield, nel South Yorkshire, è ora una città post-industriale, in cui lo stato della comunità inglese mostra ombre e cicatrici. Proprio dalla necessità di sondare le condizione di salute della società 25 anni dopo si è mosso lo sceneggiatore Simon Beaufoy. “Sto cercando di lavorare su un’opera che racconti lo stato della nazione”, recitava la mail inviata all’attore Mark Addy, protagonista del cult del 1997, “ho sentito che un buon modo di vederlo è attraverso gli occhi di questi personaggi che abbiamo scoperto un quarto di secolo fa, per vedere dove sono ora”.
 
The Full Monty – La Serie riprende in corsa gli sgangherati protagonisti del cult originale, tornati a vestire i panni degli operai, e permette di scoprire cosa è cambiato per loro e per la società a cui, nonostante tutto, seppero rispondere con un rinnovato senso di collettività. Ed è ancora quella, in apparenza, la risposta. Alla sanità in rovina, al lavoro precario, all’istruzione fatiscente o all’infernale burocrazia. Crepe di un sistema che la serie, concentrando ogni episodio su un personaggio, torna a raccontare, forse con maggior pessimismo.
 
“Tutto è andato in tilt”, ha dichiarato Mark Addy a Collider. “Ci sono enormi sacche di persone che hanno davvero bisogno e non sono necessariamente disoccupati. Queste sono persone che lavorano e non possono ancora permettersi di nutrire le loro famiglie”. E infatti non c’è nemico in questa serie che non risponda a un apparato organizzativo marcescente. “Il cattivo è lo stato che ha permesso alle persone di visitare le mense del cibo in Gran Bretagna nel 2023”, racconta Addy, “è scioccante”.
I protagonisti di Full Monty – La serie vengono a patti con l’età, con le nuove generazioni, con il tempo. Ma non si arrendono mai. Ora sono nonni e padri, lavorano ancora, affrontando avventure di un mondo nuovo in crisi perenne. La vita a Sheffield, 25 anni dopo, chiede ancora tanto cuore e coraggio. Il gruppo si ritrova, ricorda i tempi andati, avvicinandosi l’un l’altro per guardarsi le spalle, proteggendosi da un mondo ancor più crudele che guida The Full Monty in continue escalation narrative tra commedia e cupi imprevisti. Il risvolto è commovente e gioca sul legame sopito e risvegliato con questi personaggi. Carlyle e Addy in particolare attraversano un percorso di crescita e accettazione tratteggiato con dolcezza lungo gli episodi, dove la speranza trova ancora spazio.

Sono ormai numerosi i cult che in forma di serie, reunion o spin-off che sia, stanno tornando al centro dell’attenzione. Solo quest’anno, Grease e Attrazione Fatale, ma ancora prima Cobra Kai e molte altre. The Full Monty non fa eccezione, ma grazie a un cast visibilmente divertito riesce a raccontare una storia che fa i conti col tempo e le speranze, più o meno realizzate, dell’irripetibile pellicola originale.

 

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17 Giugno 2023

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