Frassica insegnante di malavita in ‘School of Mafia’

Esce il 24 giugno con 01 il film diretto da Alessandro Pondi che tratta il tema della malavita ispirandosi a classici come Il padrino e Quei bravi ragazzi rivisitandoli in chiave ironica


Esce il 24 giugno con 01 School of mafia, il film diretto da Alessandro Pondi che segue la storia di tre giovani ragazzi newyorchesi, Nick, Joe e Tony, con ambizioni e sogni per il proprio futuro. Nick Di Maggio (Giuseppe Maggio) ha la passione per la chitarra e presto entrerà a far parte del cast di un noto talent show americano, Joe Cavallo (Guglielmo Poggi) è un cadetto dell’accademia di polizia e Tony Masseria (Michele Ragno) insegna danza. C’è un problema: i ragazzi sono i figli di tre importanti boss mafiosi che gestiscono il traffico illecito della città e che hanno a tutti i costi l’intenzione di trasformare i propri figli in veri e propri boss, per portare avanti gli affari di famiglia.

Così Nick, Joe e Tony, vengono spediti con la forza dai loro padri, in Sicilia, per frequentare la scuola di Don Turi “u’appicciaturi” (Nino Frassica), il Padrino che tutti rispettano e temono.  Don Turi attraverso i suoi insegnamenti “poco tradizionali”, insegnerà ai suoi tre allievi cosa vuol dire essere un boss mafioso. Nick, Joe e Tony scopriranno così chi sono davvero e ciò che vogliono essere in futuro.

Pondi è al suo terzo film da regista, dopo Chi m’ha visto, uscito nel 2017 e con protagonisti Pierfrancesco Favino e Beppe Fiorello e Tutta un’altra vita (2019), pellicola che segna la prima collaborazione tra il regista, Paola Minaccioni e Maurizio Lombardi. Il film è una black-comedy malavitosa e si ispira ai grandi classici, tra cui Quei bravi Ragazzi e Il padrino, ma con un taglio decisamente ‘ironico’ e soprattutto grossa distanza rispetto al crimine

Frassica ha parlato del film a Domenica In, spiegando: “E’ la storia di tre ragazzi, figli di boss i quali non sanno di essere boss e li mandano da New York alla Sicilia a imparare a diventare mafiosi ed il loro insegnante sono io”. Nello studio della trasmissione a rappresentanza dell’ampio cast, Paola Minaccioni: “Riporto le scuse di tutta la compagnia, hanno avuto un piccolo contrattempo che si chiama Italia-Galles, avevano molto da fare”, ha spiegato ironica. “Noi prendiamo in giro la mafia”, ci ha tenuto a chiarire. 

“Ho avuto l’onore e la fortuna di cominciare il mio percorso artistico accanto a Luciano Vincenzoni – dice Pondi – maestro di vita, affabulatore e narratore di storie che ha reso grande la commedia all’italiana con Germi e Monicelli. Ma che è stato capace anche di esplorare gli orizzonti infiniti e i cappelli a tesa larga degli spaghetti western di Leone. Luciano mi ha insegnato che il cinema lo si ama dalla a alla z e credo che questo sia stato l’insegnamento più importante. Così, se con Chi m’ha visto e Tutta un’altra vita ho esplorato la commedia all’italiana, raccontando il nostro tempo con sarcasmo e un pizzico di malinconia, con questo terzo film ho voluto affrontare il genere. School of Mafia è una storia di padri e figli, è una storia di libertà. È un romanzo di formazione che gioca in modo ironico e disincantato con gli stilemi dei Mafia Movies, con una comicità politicamente scorretta che, come Terapia e pallottole e I Soprano, ha come obbiettivo i classici del genere. Ma soprattutto è una storia di gioventù e ribellione, in quell’età della vita in cui ti sembra che tutto ciò che ha fatto chi ti ha preceduto sia sbagliato. A cominciare da tuo padre, soprattutto se è un boss mafioso. L’idea di contrapporre due scenari così distanti come New York, con la sua modernità e i suoi ritmi vertiginosi, alla Sicilia, una terra profumata di fichi d’India, zagare, buganvillee, un luogo in cui valgono ancora onore e rispetto, antichi rituali e tradizioni, mi ha dato inoltre la spinta per raccontare in modo assolutamente divertito una commedia rocambolesca e di puro intrattenimento, immersa in scenari alla Leone e ricca di personaggi strampalati ma mai grotteschi o parodistici, dove il messaggio è chiaro: ci sono mille modi per contrastare la mafia, anche con una risata al cinema”.

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22 Giugno 2021

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