Franceschini: “Più tax credit e più coproduzioni”

Il ministro interviene sui dati 2013 dell'industria, presentati stamattina al Collegio Romano: "Ce la metterò tutta, ma non possiamo prescindere dalla crisi economica"


Più tax credit e più coproduzioni. E’ la ricetta del ministro Dario Franceschini per dare ossigeno al cinema italiano in forte sofferenza, come mostrano i dati presentati dall’unità di studi congiunta di MiBACT e Anica (ne parliamo in un’altra notizia). Era la prima volta che un ministro partecipava all’incontro annuale in cui vengono presentati i numeri dell’industria. Se la produzione è sostanzialmente stabile, è in netto calo il costo industriale dei film e diminuiscono soprattutto i titoli ad alto budget. “Mai il Fus è stato così basso e nel 2014 sarà ancora inferiore”, ha denunciato il presidente Anica Riccardo Tozzi. Che attribuisce però il calo di investimenti anche al disimpegno di Mediaset. Mentre Angelo Barbagallo, presidente produttori Anica, ha sottolineato come “il problema delle risorse confligga con i risultati ottenuti dal cinema italiano, che vince premi ovunque”.

Franceschini ha cercato di rassicurare l’affollata platea di addetti ai lavori al Collegio Romano. “In epoca di globalizzazione ogni economia nazionale deve individuare la propria vocazione e quella italiana è legata alla cultura e al bello. Credo molto in questa sfida ma so anche che non possiamo prescindere dalla crisi economica e dalla stagione di tagli che stiamo vivendo. Il mio ruolo sarà quello di evitare tagli ulteriori e portare più risorse. Ce la metterò tutta, ma dentro questo quadro”, avverte. Anche perché il governo, nei prossimi giorni, si prepara a parlare nuovamente di spending review.

Il ministro punta su una serie di misure di sostegno. A partire da un lavoro per aumentare le coproduzioni con l’estero (che nei dati 2013 sono in calo) “in particolare con i paesi emergenti, che hanno forti flussi di turismo verso l’Europa ma non sempre verso l’Italia”. Importante per attrarre gli investimenti stranieri, dice Franceschini, anche un intervento sul limite di 5 milioni per il tax credit “che ostacola le grandi produzioni”, fondamentale per il settore anche ottenere un rinnovo del tax credit almeno allo stesso livello dello scorso anno. Nei prossimi giorni sarà varato il provvedimento per il tax credit per l’audiovisivo. Dice ancora Franceschini: “Le tv devono dare un contributo fondamentale e occorre un intervento per correggere le norme sulle quote aumentando le sanzioni. Ringrazio la Rai perché rispetta più di Mediaset le norme sugli investimenti, ma ringrazio Mediaset perché programma più film italiani in prima serata”.

Dal ministro anche l’intento di aiutare ”le piccole sale per la digitalizzazione”. Quanto al Fondo Unico per lo Spettacolo: ”i nuovi componenti delle commissioni che decidono i contributi verranno selezionati in base al cv e il dg Nicola Borrelli non voterà”. Quindi un accenno alla battaglia per l’eccezione culturale nella quale l’Italia si schiererà a fianco della Francia, perché ”significa tenere fuori il mondo della cultura dagli schemi del mercato”. Infine un appello ai produttori: ”Mostrate nei vostri film le bellezze italiane, sono cose che contano molto di più di una campagna promozionale, cercate di mettere dentro ai vostri film le nostre meraviglie, specie quelle sconosciute”, ha concluso il ministro, citando anche l’impatto sul turismo che un film come La grande bellezza sta esercitando. Ma il produttore Nicola Giuliano gli ha ricordato che “mostrare la bellezza costa, anche 30mila euro per girare una notte alle Terme di Caracalla”. 

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15 Aprile 2014

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