“Sono qui per onorare la cerimonia dei Leoni d’oro alla carriera della Biennale di Venezia, attribuiti a quattro giganti dell’architettura e dell’arte contemporanea scomparsi quest’anno”. Lo ha dichiarato il Ministro per i beni e le attività culturali, Dario Franceschini, intervenendo all’Arena ai Giardini della Biennale. “Ringrazio il presidente della Biennale, Roberto Cicutto – ha proseguito il Ministro – per aver voluto organizzare, nonostante le mille difficoltà legate alla pandemia, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e molti altri eventi di qualità che dimostrano quanto la cultura debba ripartire. Anche nei periodi più complicati e duri del lockdown – ha ricordato il Ministro – è stato importante vedere quanto la cultura abbia costituito un elemento fondamentale, non solo in Italia ma in tutto il mondo, nella vita di tante persone. Questo è servito a far capire a molti che cosa significhi la cultura nel nostro Paese, quanto faccia parte del nostro DNA di italiani. Attraverso iniziative spontanee e creative degli artisti, la cultura si è tenuta viva durante tutto il periodo di confinamento. È importante che questa nuova stagione di rinascita della cultura, nonostante le misure ancora in essere, cominci con la Biennale in una città come Venezia”.
“È una scelta coraggiosa della Biennale che abbiamo sostenuto – ha aggiunto poi a margine dell’apertura Franceschini – È un segnale importante per l’Italia e per tutto il mondo. Il fatto che siano qui a Venezia i direttori degli otto maggiori festival cinematografici dell’Unione europea è il simbolo di una ripartenza globale, che ci insegna che si debbono mantenere le distanze e rispettare le misure di sicurezza, ma si può tornare in sala”.
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