Franceschini: la cultura è vocazione italiana

E’ stato trasmesso l’intervento del Ministro del Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini agli Stati generali della cultura organizzati dal Sole 24 Ore


E’ stato trasmesso l’intervento del ministro del Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini agli Stati generali della cultura organizzati dal Sole 24 Ore. Il Ministro ha trattato molti punti soffermandosi in particolare sul ‘decreto cultura’, toccando vari temi. Se ne dà qui in breve riassunto: «Mi sento chiamato a guidare il ministero economico più importante di questo Paese – ha detto il ministro – Ogni Paese deve individuare la propria vocazione e su quella costruire delle scelte, delle priorità. Investire nella cultura è una scelta economica per questo Paese, sapendo che veniamo da anni di responsabilità, di tagli. Dal 2000 a oggi si sono alternati vari Governi: per tutti i capitoli che riguardano la cultura ci sono stati tagli enormi, fino a impoverire, dal punto di vista delle risorse, anche per gli interventi più urgenti la manutenzione, il restauro.   Quindi, anche tutelare la nostra bellezza è una condizione per vincere la sfida economica. Questo è quello che dobbiamo fare, sapendo anche che gli investimenti nella cultura sono quelli che rendono di più. Ho letto, nella ricerca presentata ieri da Unioncamere insieme a Symbola, che per un euro investito nella cultura c’è 1,7 euro di rientro. Ci sono, quindi, anche ragioni economiche. Vorrei che questa diventasse una battaglia collettiva del Paese, non soltanto del Governo. Ad esempio, sul decreto cultura c’è in Parlamento un clima molto positivo tra maggioranza e opposizioni, perché davvero dovrebbero essere argomenti che attraversano trasversalmente il Parlamento. Ci sono tanti temi su cui possiamo scontrarci. Su quelli su cui possiamo costruire una missione del Paese, al di là dell’alternanza fisiologica dei Governi, dovremmo farlo nel modo più largo e condiviso possibile, e spero che sia così. Nel decreto ci sono misure urgenti, che riguardano diversi settori, dal cinema alla musica, al turismo. Siamo il primo Paese al mondo che prevede un incentivo per la digitalizzazione delle strutture ricettive”.

 Il ministro si concentra in particolar modo sull’annuncio di una rivoluzione del piano tariffario dei musei, con un sistema di pagamento per tutti sopra i 25 anni e ingresso gratuito la prima domenica di ogni mese.

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19 Giugno 2014

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