A piccoli passi rapidi arriva al centro del palco con la borsetta, mano nella mano di Sabina Guzzanti – “la mia erede naturale” – e la platea riserva a Franca Valeri, milanese classe 1920, una calorosa accoglienza. “Grazie di questi applausi che sono il nutrimento di noi attrici, forse un po’ meno per gli attori. Quella che vedrete nel documentario di Sabina è la Franca di oggi che, nonostante qualche annetto, lavora, s’interessa e vuole essere sempre presente al suo pubblico”.
Franca la prima, prodotto da Ambra Group e in Concorso nella sezione L’Altro Cinema-Extra, è il ritratto affettuoso e antiretorico, che oscilla tra passato e presente, di un’autrice-attrice. “Si tratta di un omaggio a un’artista vera che come tutte le persone sinceramente ispirate – spiega la Guzzanti – vanno avanti fino in fondo continuando ad offrire con grande generosità il talento e l’intelligenza che hanno ricevuto in dono”.
Dario Fo ci parla dei primi anni ’50 quando il teatro comico e la rivista tradizionali vengono rinnovati sia dal suo spettacolo “Il dito nell’occhio”, sia dalla Compagnia del Teatro dei Gobbi, che vede Franca Valeri accanto ad Alberto Bonucci e Vittorio Caprioli.
Un’attrice multimediale, dice di lei il giornalista Sandro Avanzo, che ha mostrato tutte le sue qualità in radio e tv, a teatro. E al cinema con più di 50 titoli interpretati, alcuni anche come sceneggiatrice (Parigi o cara e Il segno di Venere), altri facendo coppia comica con Alberto Sordi.
Bocciata all’esame per entrare nell’Accademia d’Arte Drammatica di Roma, abbandona da subito il repertorio classico e sceglie quello leggero, “mi è venuto istintivo fare l’attrice comica”, ed è anche la prima commediografa italiana a partire dagli anni ’50.
Nel documentario il presente di Franca è fatto, al di là dei riconoscimenti istituzionali, delle difficoltà che il nostro teatro vive, ferito dai tagli alla cultura. Così la vediamo impegnata nelle prove della nuova commedia “Non tutto è risolto”, in un locale piuttosto desolato nella provincia di Roma, a Pomezia.
La ritroviamo con la sua grinta e ironia al Teatro Valle occupato in occasione di una rassegna a lei dedicata che inizia con la presentazione del suo libro “Bugiarda no, reticente”. E ancora la vediamo sostenere l’occupazione dell’ex cinema Palazzo a San Lorenzo: “Non schiodate da queste poltrone… ecco incito alla violenza”.
E poi una serata che le dedica l’Auditorium Parco della Musica sulla sua televisione.
“E’ un po’ emozionante vedersi – dice l’attrice al termine della proiezione di Franca la prima – un tempo quando uscivano i miei film non andavo a vederli per principio, poi finalmente l’ho fatto e li ho trovati carini. Sabina mi ha rappresentato come sono adesso”. La Sora Cecioni oggi? “Mi pare che l’attualità sia ricca di spunti per questo mio personaggio: c’è molto cinismo che è una sua qualità”. Quanto a Sabina “ha le capacità straordinarie di un’attrice comica trasformista, la stimo per la tenacia dei suoi principi e idee e per il forte attaccamento al suo mestiere”.
E in chiusura, salutando il pubblico, “ora, come tutti gli attori fanno dopo lo spettacolo, andiamo a cena”.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk