“Le decisioni che verranno intraprese ora porranno le basi per il futuro della tutela dei contenuti audiovisivi sul web” dichiara Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale FAPAV, in merito alla proposta di regolamento sui servizi digitali fatta dal Governo
Il rapporto “Pirateria allo scoperto” della società Akamai, si riferisce al periodo compreso tra gennaio e settembre 2021. Oltre il 60% degli utenti visita siti pirata. L’economia statunitense è la più colpita con oltre 29 miliardi di dollari di perdite all’anno
La Procura della Repubblica di Milano ha comunicato i risultati dell’operazione The Net con perquisizioni in 4 regioni d’Italia (Toscana, Emilia-Romagna, Campania e Calabria) e l’inibizione di una serie di accessi a piattaforme digitali che consentivano la fruizione illegale di contenuti televisivi tramite il sistema delle IPTV (Internet Protocol Television), utilizzate da oltre 500mila utenti
Si ricorda il grande maestro durante il convegno organizzato dalla FAPAV per promuovere la campagna omonima per l'anti pirateria e per la legalità. Partecipano i due figli Giovanni e Marco, che ricordano “papà ha iniziato scrivendo musica per i soldati. Doveva guadagnare, era totalmente dedito al suo lavoro e componeva anche a Natale”
Arriva una risposta importante alla pirateria, nella recente operazione condotta dal Nucleo di Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Venezia, con l’ausilio tecnico della FAPAV, che ha portato allo svolgimento di perquisizioni nei confronti di persone coinvolte in un traffico illecito di 65 mila abbonamenti per l’accesso abusivo a canali tv e piattaforme online
“Accogliamo positivamente le affermazioni del Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e della Sottosegretaria Anna Ascani in tema di lotta alla pirateria audiovisiva “ - ha dichiarato in una nota il Segretario Generale FAPAV Federico Bagnoli Rossi
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame definitivo, dopo il previsto passaggio parlamentare, il Decreto Legislativo di attuazione della Direttiva UE 2019/790 sul Diritto d’Autore e i diritti connessi nel mercato unico digitale. Soddisfazione dal Segretario FAPAV Federico Bagnoli Rossi
In un comunicato il presidente della Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali esprime forte apprezzamento per le dichiarazioni del Presidente Draghi "Ciò che è illecito offline deve esserlo anche online"
Si intitola We Are Stories la campagna antipirateria lanciata dalla Fapav, che ha presentato i dati del primo semestre 2021 sul consumo illegale, tornato ai livelli 'normali' pre-pandemia. Un webinar sul fenomeno ha riunito i rappresentati dell'industria audiovisiva
A oltre un anno dallo scoppio della pandemia, il business dei contenuti illegali sul web vale quasi 1 miliardo di euro nel continente e l'Italia è prima sul mercato dei film pirata, con quasi il 58% della quota di mercato in tutta l'Unione. Le merci illegali provengono principalmente da Cina e Hong Kong
80 associazioni ed aziende internazionali ed italiane dell’industria culturale ed audiovisiva chiedono che gli obblighi di tipo KYBC vengano estesi a tutti gli intermediari e non solo ai marketplace
Il fenomeno della pirateria audiovisiva in Italia continua a rimanere un problema serio per tutto il comparto industriale di riferimento. Lo evidenzia la ricerca Fapav-Ipsos, nella quale viene sottolineato che il danno economico per l'industria nel 2019 è stimato in 591 milioni euro con oltre 96 milioni di fruizioni perse
Per la prima volta denunciati anche i fruitori di contenuti illegali delle piattaforme tv a pagamento. Il 24 marzo a Milano, un evento interamente incentrato sul contrasto alle IPTV illegali
La ricerca Ipsos, per conto della Fapav, evidenzia che la pirateria nel 2018 si attesta al 38%, in calo dell’8%, ma sono 600 milioni i mancati incassi e il danno stimato sfiora il miliardo e 100 milioni con quasi 6mila posti di lavoro a rischio. Le nuove generazioni mostrano una maggiore consapevolezza verso l’offerta legale
Secondo una ricerca Ipsos solo il 55% dei pirati è consapevole dei rischi che corre navigando su siti e piattaforme illegali. Questa percentuale s'abbassa al 49% nei giovani under 15
Tra le priorità del 2019, la Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali ritiene necessario un inasprimento della normativa sull’illecita registrazione video o audio di un film nelle sale
Il fenomeno della pirateria audiovisiva coinvolge il 37% della popolazione adulta, si tratta del 70% degli utenti Internet, Tra gli under 15 la pirateria è più diffusa e coinvolge il 44% dei ragazzi. Presentata a Roma l'indagine che Fapav ha commissionato alla società Ipsos. I commenti dei rappresentanti dell'industria e delle istituzioni
Alla Casa del Cinema di Roma verrà presentata l’indagine 2017 realizzata dalla Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali con l’istituto di ricerca Ipsos
Dalla nuova indagine di Fapav e Ipsos emerge il profilo del pirata 2.0: maschio (55%), lavoratore (54%) in posizioni direttive o autonome, con un titolo di studio mediamente più elevato (62% diplomati). Tra gli italiani di 15 anni o più, ben il 39% almeno una volta nel 2016 ha guardato illegalmente film, serie e programmi tv. Ne discutono Bagnoli Rossi, Borrelli, Letta, Genovese, Caccamo, Selli e Orfei
A sei anni dalla precedente ricerca, verranno illustrati alla Casa del cinema di Roma i nuovi dati sul consumo illecito di contenuti audiovisivi e le ricadute economiche e in termini di posti di lavoro persi
“Come risulta dallo Special Report 301, per il terzo anno consecutivo il Governo americano ha preso atto dei passi avanti compiuti sul fronte della tutela della Proprietà intellettuale" dichiara Federico Bagnoli Rossi, segretario generale FAPAV
Nel corso del l’Assembla Ordinaria della FAPAV è stato anche consegnato il Premio FAPAV 2015 ai rappresentanti della Guardia di Finanza di Lecco
Fapav ha inviato all’Autorità 20 istanze, ottenendo il blocco dell’accesso di 18 siti che mettevano a disposizione migliaia di contenuti audiovisivi senza autorizzazione
La Federazione sottolinea che il TAR, sull'esistenza o meno del potere regolamentare di AGCOM, ha pienamente riconosciuto che AGCOM dispone della “competenza attribuita dalla legge”