Premiato Matei Child Miner, che ottiene anche il Premio “Pesaro Cinema Giovane”. Una Menzione speciale va a La chupilca del diablo del cileno Ignacio Rodriguez. IL FOCUS
“La scheda per il dizionario dei film della Zanichelli sarà scritta da mia figlia ed io la visionerò. Quanto alle stellette sono incerto tra 3 e 4”. Così l’anziano critico cinematografico sul film al quale ha collaborato, Non lo so ancora, esordio di Fabiana Sargentini, in Concorso al PesaroFilmFest. In scena l’incontro casuale tra un anziano vedovo, Giulio Brogi, e una quarantenne, Donatella Finocchiaro, entrambi in attesa di un responso medico importante. “Il film, parzialmente autobiografico, non ha ancora una distribuzione da noi, forse perché è poco italiano, magari uscirà in Francia - dice Morandini - Non è una commedia, né un dramma, è un mix. E neppure è un film d’amore”
Esce il 10 luglio con Istituto Luce Cinecittà L’estate sta finendo, presentato al 49mo PesaroFilmFest. “Volevo realizzare un film di genere, ma non troppo. Inizia come una commedia con protagonista un gruppo di giovani, per poi prendere una direzione noir”, spiega il regista. Un allegro e spensierato fine settimana al mare è guastato da un improvviso incidente che rivela il ritratto di una generazione chiusa in se stessa, pronta alla menzogna e all’indifferenza. "Incapace di un'assunzione di responsabilità in un’epoca in cui la felicità sembra coincidere con l’immediata soddisfazione dei desideri”, dice l'autore
All’origine della nouvelle vague cilena sono citati due titoli presentati al PesarofilmFest: Sábado di Matías Bize e La sagrada familia di Sebastián Lelio. Il primo è un graffiante e ironico piccolo film autoprodotto nel 2003, costato pochi euro, girato in un unico piano sequenza e realizzato con una videocamera avuta in prestito. Il secondo (2005), macchina a mano e tanta improvvisazione degli attori, è stato ispirato nella sua strategia narrativa da Teorema di Pier Paolo Pasolini
Al PesaroFilmFest il biopic Violeta Parra. Went To Heaven, che il regista Andrés Wood dedica alla creatrice del folk latino americano, a una donna impegnata nella scoperta e nella diffusione della cultura popolare e della memoria musicale del Cile. Ma anche pittrice che espose al Louvre. Il film, Gran premio della giuria al Sundance 2012, candidato cileno all’Oscar come Miglior film straniero, esce in Italia il 4 luglio con Monkey Creative Studios
A Santiago è estate e la vita perfetta di Tristán sta cadendo a pezzi. La sua ragazza lo lascia, il lavoro gli viene sospeso e gli rubano la valigia... Questa la trama di Play di Alicia Scherson che apre la retrospettiva sul Nuovissimo cinema cileno di PesaroFilmFest. Il primo film del Concorso è Halley di Sebastian Hoffman, parabola esistenziale di uno zombie pronto a ritirarsi dal mondo dei vivi. In programma, Fuori Concorso, A long and happy life di Boris Khlebnikov, storia di un uomo alle prese con un’amministrazione corrotta e brutale, per difendere la sua terra e i contadini che vi lavorano
Quando, nel 1973, il generale Pinochet rovesciò il governo di Allende, alcuni registi cileni si trovavano in quei giorni a Pesaro per la Mostra. Non rientrarono in patria e accadde che Miguel Littín venne ospitato dall'allora direttore Lino Micciché. A 40 anni di distanza il festival, di cui CinecittàNews è media partner, ospita un Focus sul nuovissimo cinema cileno e una personale di Sebastián Lelio. Due i titoli italiani presenti nel Concorso: L'estate sta finendo di Stefano Tummolini e Non lo so ancora, esordio di Fabiana Sargentini scritto insieme al critico Morando Morandini