Fuori concorso a Berlino Sage Femme di Martin Provost, con Catherine Deneuve e Catherine Frot. A Catherine Deneuve qualcuno chiede in conferenza se ha visto La La Land, dato che il regista Damien Chazelle si è ispirato chiaramente ai musical che l’attrice ha interpretato per Jacques Demy: “L’ho visto e l’ho trovato meraviglioso. E’ bello sapere di aver ispirato un giovane regista. Ho adorato interpretare il personaggio di Beatrice – continua – anche se è diversa da me e come persona non mi piace. La relazione delle due donne supera il rapporto madre-figlia, c’è questa aggressività repressa che poi diventa delicatezza. La gentilezza, la generosità, è una storia sul perdono"
La regista di Vergine giurata a Berlino ha partecipato al Co-Production Market, dove ha portato il suo nuovo progetto Daughter of Mine, che sarà in estate sul set in Sardegna. E' la storia di una bambina di 9 anni che ha un rapporto molto forte con la madre. Ma, per una serie di vicende, inizia a frequentare una donna che abita a 3 km di distanza, in aperta campagna, e piano piano scopre che quella è la sua vera madre. "E' una storia universale - racconta la cineasta a Cinecittà News - e penso che ne farò un mélo, più caldo rispetto al mio primo film"
Una rappresentanza del Governo svizzero, guidata dal capo del Dipartimento dell’interno Alain Berset e dalla direttrice dell’Ufficio federale della cultura Isabelle Chassot, ha fatto oggi visita all’Italian Pavilion a Berlino, seguita da un’altra delegazione estera, quella macedone con il Ministro della Cultura Elizabeta Kanceska Milevska
Molto applaudito in concorso The Other Side of Hope del regista finlandese, storia di due esistenze che si incrociano, quella di un profugo di Aleppo e quella di un commesso viaggiatore di Helsinki. Un film profondamente politico ma senza fare proclami. "Rispetto Angela Merkel perché, tra tutti i politici, è stata la sola che si sia interessata alla sorte di questi rifugiati. Se non coltiviamo la nostra umanità anche noi smetteremo di esistere. Anche noi siamo stati profughi...", dice Kaurismäki
Sally Potter porta alla Berlinale The Party, una commedia nera brevissima che colpisce allo stomaco con colpi di scena ben assestati e una satira nemmeno troppo velata di un’Inghilterra allo sbando. Il genere è quello ormai consolidato della ‘cena che va in rovina’ (stile Carnage, Cena tra amici, Perfetti sconosciuti, o anche The Dinner, presente proprio qui a Berlino), ma conta il sottotesto dichiaratamente politico – a partire dal titolo, che può essere tradotto tanto ‘la festa’ quanto ‘Il partito’ – tanto che in conferenza la regista ha parlato molto della situazione del suo paese e della Brexit: “La storia parla della verità e si chiede se è possibile chiedere la verità nella politica quando non la si ottiene nemmeno nel mondo reale", dice la regista
Ne parla, forse con un velo di ironia, come di un film per famiglie, un "family movie alla Disney", "perché affronta il tema della trasmissione della conoscenza e credo che persone di diverse generazioni dovrebbero vederlo insieme". Luca Guadagnino è a Berlino, in Panorama, con Call Me By Your Name, terzo capitolo di una trilogia del desiderio aperta da Io sono l'amore e proseguita con A Bigger Splash. Omaggio a Bertolucci e Renoir, con il coinvolgimento di James Ivory nella scrittura
Ci accoglie col sorriso l'attore lanciato da Non essere cattivo, biondo platino per esigenze di set (sta per girare Suburra, la serie), comprensibilmente entusiasta per essere stato scelto come Shooting Star italiana, stella emergente d’Europa alla Berlinale. "E' una grande opportunità - dice - ho incontrato sessanta casting, probabilmente non lo avrei fatto in una carriera intera, se non fossi stato scelto. Mi presento come attore, ma anche e soprattutto come essere umano. La nostra generazione sottovaluta la gentilezza"
Reduce da un premio alla Berlinale per il suo quarto lungometraggio, Gloria, il regista Sebastian Lelio torna in concorso con Una mujer fantastica, un dramma dai forti risvolti sociali con una protagonista notevolissima, Daniela Vega, ventisettenne attrice e cantante lirica transessuale
Il regista di Lo chiamavano Jeeg Robot ha ricevuto a Berlino un riconoscimento assegnato dalla prestigiosa rivista Variety e riservato ai dieci cineasti europei da tenere d'occhio
La regista anglo-indiana è a Berlino, fuori concorso, con Viceroy's House, affresco storico sulla partizione di India e Pakistan, una storia molto personale (che ha coinvolto la sua famiglia) e purtroppo ancora attuale. "Mentre giravamo il film ci arrivavano le immagini dalla Siria, ancora una volta la storia riproponeva queste tragedie, l'immagine del piccolo Aylan morto sulla spiaggia era su tutti i giornali mentre io raccoglievo migliaia di comparse per ricreare un campo profughi nel 1947"
E’ in concorso il film Pokot di Agnieszka Holland, in cui un’anziana donna, ambientalista e femminista, che vive in un paesino di montagna dei Sudeti, indaga su una serie di omicidi che hanno per vittime dei cacciatori. “Non ci sono istruzioni per interpretarlo – ammette la regista – io lo definirei ‘un thriller su una donna ambientalista e femminista, con echi di black comedy’. Ma è anche una metafora politica, dato che molte decisioni vengono prese, nel nostro paese, proprio durante le battute di caccia”
C'è anche un po' di Italia in Félicité, il film del franco senegalese Alain Gomis, realizzato con un contributo del laboratorio Final Cut in Venice. Ritratto al femminile racconta la storia di una cantante di Kinshasa alla ricerca dei soldi necessari a operare il figlio adolescente. In concorso alla Berlinale anche la tragicommedia Wild Mouse, prima regia dell'attore austriaco Josef Hader
Celluloid Dreams ha acquisito due titoli prodotti da Lionello Cerri con la Lumiere & Co: Emma di Silvio Soldini con Adriano Giannini e Valeria Golino e Nome di donna di Marco Tullio Giordana con Cristiana Capotondi e Fabrizio Gifuni
Cresce la domanda per partecipare all’European Film Market della Berlinale. Quest’anno si contano oltre 9.000 partecipanti provenienti da 66 Paesi, non solo per l’acquisto e la vendita, che restano l’area di business principale, ma anche per la nuova piattaforma di innovazione EFM Horizon, che presenta lo sviluppo delle nuove tecnologie significative per il cinema. Il direttore Matthijs Wouter Knol ha dichiarato in un’intervista a ‘Cineuropa’ che intende rendere più facile ai visitatori orientarsi e adattare l'EFM ad un evento di settore che sta contribuendo a plasmare il futuro
The Trial: the State of Russia vs Oleg Sentsov debutta in Berlinale Special presentato dalla Berlinale insieme alla European Film Academy. Il film sarà proposto all'Haus der Berliner Festspiele sabato 11 febbraio alle 15 alla presenza della cugina, dell'avvocato, dei produttori e degli amici del cineasta ucraino incarcerato
La 61enne regista ungherese porta in concorso On Body and Soul, bizzarra storia d'amore tra un uomo e una donna che lavorano in un macello
Open Road Films ha acquisito tutti i diritti di distribuzione negli Stati Uniti del film Finding Steve McQueen, diretto da Mark Steven Johnson e interpretato da Travis Fimmel e dal Premio Oscar Forest Whitaker. Tra i produttori anche gli italiani Andrea Iervolino e Monika Bacardi di AMBI Group
L'Italia è tra i 4 paesi dell'Unione Europea in cui il numero di biglietti venduti al botteghino ha registrato il maggiore incremento nel 2016, con 5 milioni e 800 mila spettatori in più rispetto al 2015. Il dato è contenuto nelle stime provvisorie rilasciate dall'Osservatorio dell'audiovisivo europeo, organismo del Consiglio d'Europa. I dati sono stati divulgati nell'ambito della Berlinale
L'olocausto sinti, uno sterminio dimenticato, è evocato dal film d'apertura (in concorso) della 67ma Berlinale, Django, che racconta due anni cruciali nella vita del musicista manouche Jean Reinhardt. Prima regia del produttore francese Étienne Comar, è interpretato da Reda Kateb e Cécile de France. "E' una storia purtroppo attuale - dice il regista - le storie dei rifugiati e le persecuzioni legate alla razza o all'etnia sono ancora presenti, oggi più che mai. Gli zingari hanno vissuto tragedie terribili in Europa, sempre obbligati a cambiare paese, senza trovare un luogo dove vivere, per loro la musica ha rappresentato il senso stesso dell'esistenza"
Si preannuncia come particolarmente politicizzata la 67ma edizione della Berlinale, con il direttore Dieter Kosslick che prende apertamente posizione contro Trump e gli addetti ai lavori che lamentano difficoltà burocratiche dovute alla rigidità sui visti per viaggiare. La giuria, però, in fase di apertura, non ha voluto enfatizzare: “Non pensiamo a un messaggio da trasmettere, ma soltanto alla qualità dei film, anche se siamo ben coscienti di quante tragedie avvengono nel mondo di oggi”. Così ha detto il presidente Paul Verhoeven, mentre l'attore Diego Luna: “Non siamo qui per mandare messaggi, è una chance per ascoltare voci diverse ed esserne. Io per il mio lavoro attraverso la frontiera tre volte al mese, in ogni luogo in cui vado ho degli affetti. E d’altro canto solo con l’amore si può combattere l’odio. Se c’è un messaggio da mandare, magari è questo”
CINEMA di Valerio De Paolis distribuirà il nuovo film del regista di culto Aki Kaurismaki The Other Side Of Hope, in concorso alla Berlinale. Nel listino anche Viceroy's House di Gurinder Chadha che sarà presentato al festival fuori concorso
Quattro film che hanno partecipato ai workshop di Final Cut in Venice sono stati selezionati al Festival di Berlino: tra questi Félicité di Alain Gomis (Francia, Senegal) in Concorso
La nuova serie televisiva tedesca, che propone un affresco della Germania di Weimar, è diretta da tre registi tra cui Tom Tykwer (Lola corre), mentre la produzione segna l'inedita collaborazione fra colossi in genere concorrenti: X Film Creative Pool, ARD, Sky e Beta film. Due serie da otto puntate ciascuna da 45 minuti. Le prime due andranno in onda il 13 ottobre su Sky. Già acquistata per l'Italia
L'italiano Angelo Acerbi è uno dei tre giurati per il Premio Heiner Carow, istituito nel 2013, che assegna un riconoscimento in denaro di € 5.000 al migliore film tedesco, di fiction o documentario, all'interno della sezione Panorama di Berlino