CANNES – Sabato 14 maggio dalle ore 10 alle 13 al Pavillon Cinémas du Monde (Village International – Riviera – Pavillon n. 111), si terrà il panel Nouveaux réseaux de création en Afrique, organizzato dall’Institut français con la Cinémathèque Afrique, La Fabrique des Cinémas du Monde e l’Aide aux cinémas du monde. Nell’ambito del panel, focalizzato sulla produzione cinematografica in Africa, sarà presentata anche la 4a edizione di FINAL CUT IN VENICE, il workshop a sostegno della post-produzione di film provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente, che si terrà alla 73a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (31 agosto – 10 settembre). FINAL CUT IN VENICE si svolgerà nell’ambito di VENICE PRODUCTION BRIDGE, la nuova idea di mercato dedicata alla presentazione e allo scambio di progetti inediti di film e work in progress della Mostra di Venezia.
Tra le acquisizioni I Wonder Pictures al Marchè du Film, The Student (Un Certain Regard), All these Sleepless Nights, le folli notti insonni dei giovani di Varsavia, e il nuovo cyber doc del premio Oscar Alex Gibney, Zero Days
Il regista racconterà la storia d'amore tra l'attrice Anne Wiazemsky e Jean Luc Godard da lei conosciuto sul set de La cinese per poi diventare moglie e interprete dei suoi film
Alla fine Valeria Golino lo dice chiaramente. "C'è stata unanimità? Quasi". E aggiunge: "Ci sono state lunghe discussioni, ma nessuna decisione è stata presa coi musi", e definisce l'esperienza appena conclusa "faticosa e memorabile". A caldo è abbastanza evidente che la giuria di George Miller ha dovuto fare un bel po' di compromessi. Due particolari rivelatori. Il doppio premio a The Salesman, il bel film di Asghar Farhadi che forse avrebbe meritato la Palma d'oro, e il premio per la regia ex aequo. I premi
E’ Ken Loach con I, Daniel Blake il re del palmarès di Cannes 2016. Seconda Palma a dieci anni di distanza per il regista britannico, che aveva già conquistato il premio con Il vento che accarezza l'erba. “Cercate di restare forti, per favore. Ci sono persone che faticano a trovare il cibo nel quinto paese più ricco del mondo – ha detto il regista alla premiazione – il cinema serva anche a dare speranza. Un altro mondo è possibile e necessario”. Fanno colore le copiose lacrime di Xavier Dolan e l'esuberanza di Houda Benyamina, vincitrice della Camera d'or. I premi