“La decisione della Commissione che ha bocciato il film di Paola Cortellesi porta la data del 12 ottobre 2022. Il Ministro della Cultura allora in carica, che ha nominato la Commissione, non era Gennaro Sangiuliano che ha giurato il 22 ottobre 2022”.
Lo precisa l’Ufficio Stampa del Ministero della Cultura, cha aggiunge: “Le date non mentono. La bocciatura di questo film di grande successo (C’è ancora domani, ndr), diventato il simbolo della lotta delle donne contro la violenza di genere, non è imputabile a un organismo nominato dal Ministro Sangiuliano né è avvenuto in data in cui lui era in carica. Spiace, infine, che questa polemica sia inserita nel discorso più generale legato a questo importante tema. Il Ministero della Cultura è in prima fila, con le sue nuove attività presentate qualche giorno fa insieme ai Ministri Giuseppe Valditara ed Eugenia Roccella, per promuovere una cultura del rispetto e dell’educazione”.
“Il film di Paola Cortellesi è molto bello, consiglio di vederlo. Se fosse dipeso da me, sarebbe stato in cima alla lista delle opere finanziate. Questo conferma il lavoro con cui stiamo riformando l’intero sistema. Per fortuna che, a breve, nel pieno rispetto della normativa, ci sarà una nuova commissione”, dichiara il Ministro Sangiuliano.
E rispondendo alla replica dell’ex titolare della Cultura, il ministro ha aggiunto: “Ringrazio molto Dario Franceschini, ma se c’è qualcuno a cui deve indirizzare i suoi preziosi suggerimenti su ciò che è lecito e ciò che non lo è, su ciò che può fare un Ministro e ciò che non può fare, non è il sottoscritto ma chi ha tentato di addebitare a me e al Governo Meloni la decisione del mancato finanziamento pubblico dello splendido film di Paola Cortellesi. Una contestazione che mi ha stupefatto e preoccupato e che avrebbe dovuto stupire e preoccupare anche lui, che ha guidato il Ministero per tanti anni e conosce bene norme e regolamenti. Come li conosco altrettanto bene io, che su questo non accetto lezioni da nessuno”.
“Comprendo ora il tentativo di lanciare la palla in tribuna dopo che la verità è emersa, ma i fatti sono più forti di ogni fake news o strumentalizzazione politica – prosegue Sangiuliano – Franceschini non giochi con le parole e non tenti di stravolgere il significato di quello che ho detto. Parole che ribadisco perché solo chi vuole far polemica politica non capisce: se fosse dipeso da me, ovvero se fossi stato fra i componenti di quella commissione di valutazione, avrei messo il progetto della Cortellesi in cima alle mie preferenze. Cosa c’è di difficile da comprendere?”.“Infine: un Ministro non può di certo interferire nei lavori di una commissione, ma ha il dovere di scegliere commissioni autonome indipendenti e autorevoli. Ed è esattamente quello che intendo fare”, conclude il ministro.
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