Figlia mia di Laura Bispuri arriva negli Stati Uniti. Un’ulteriore conferma dell’affetto e della grande attenzione che il pubblico americano continua a mostrare per il cinema dell’autrice che conclude in queste ore un tour fra il festival di Tribeca a New York e il FilmFestDc di Washington. La regista, insieme con Alba Rohrwacher -che con Valeria Golino è protagonista del film ma anche del precedente lavoro Vergine Giurata– hanno parlato di cinema, di racconto e di identità durante un incontro organizzato dall’Istituto di Cultura italiano a Washington, in occasione della presentazione della pellicola al FilmFest DC, il più vecchio festival della capitale statunitense giunto alla sua 32esima edizione, dove la conversazione, moderata Laura Delli Colli, Presidente del SNGCI, è stata tutta al femminile.
“Il film di Laura Bispuri ambientato in Sardegna è un’esplorazione della maternità che guadagna autenticità ed emozione da un cast superbo”, parola di ‘Variety’.
Una conferma per Bispuri che sottolinea: “In generale negli Usa sento un grande calore verso il mio lavoro, un grande sostegno” e la regista il motivo lo trova proprio nelle storie che sceglie e propone: “Pur partendo da situazioni particolari le tematiche sono molto contemporanee”. Incontrando poi forse anche una particolare sensibilità in questo momento alla luce del movimento #Metoo. Così al festival di Tribeca aveva già portato Vergine Giurata. “A volte dallo scambio il film fiorisce”, ha spiegato Rohrwacher, “e questo è accaduto” nell’incontro con il pubblico. Durante l’evento all’Istituto di Cultura italiano a Washington è stato consegnato ad Alba Rohrwacher un riconoscimento ideato in collaborazione con lo stilista e artista Emilio Cavallini intitolato ‘Italian Cultural Icon’ il premio riconosce le personalità che rappresentano e rendono l’Italia fiera nel mondo.
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025