FERPI: Internet è veloce. E noi?

Se lo scorso anno al Festival di Roma la Federazione relazioni pubbliche italiana aveva organizzato un convegno per cercare di capire come si costruisce il successo di un film, quest’anno a interessare relatori e pubblico al consueto incontro è stata l’indagine sugli scenari per la comunicazione cinematografica. Nata nel 1970 dall’unione di federazione italiana relazioni pubbliche e federazione italiana esperti relazioni pubbliche, la Ferpi che conta oggi 200 professionisti della comunicazione ha chiesto ad esperti di comunicazione e addetti ai lavori di immaginare il futuro della comunicazione sulla settima arte analizzando in particolare il ruolo strategico che il comunicatore riveste sia in ambito di comunicazione d’impresa sia nei confronti dell’apertura a nuovi pubblici.

“L’industria delle produzioni cinematografiche è tra le industrie culturali quella che investe di più in comunicazione e il rapporto tra le relazioni pubbliche e il cinema risulta sempre più strategico – ha detto Patrizia Rutigliano, presidente Ferpi – L’intera filiera è un mondo da esplorare ed è necessario approfondire le opportunità offerte dalla legislazione per portarle all’attenzione del maggior numero di imprese del nostro Paese”.

Se a mettere d’accordo tutti i relatori (tra cui il presidente Agis-Anec Paolo Protti, il responsabile marketing Universal Massimo Proietti, il consigliere della Fondazione Cinema per Roma Michele Lo Foco,  il presidente SNGCI Laura Delli Colli, e il produttore Fulvio Lucisano) è stata l’importanza di Internet sembrano esserci ancora grandi difficoltà di comprensione di alcuni meccanismi legati alla rete. Ad esempio l’urgenza di comunicare in fretta del web che dovrebbe tramutarsi in un marketing più veloce che invece, spesso, manca, o la possibilità di contribuire a costruire un pubblico nuovo, grazie a prodotti indie e un’informazione sul cinema più di qualità che sappia differenziarsi dai blogger o i semplici appassionati di cinema. Tutte giuste intuizioni ma che ancora tardano a concretizzarsi.