Fabbricante di lacrime di Alessandro Genovesi, è oggi il film più visto al mondo su Netflix con il titolo internazionale The Tearsmith, quindi non solo nella categoria “film non in lingua inglese” secondo le misurazioni del sito aggregatore di dati di visione FlixPatrol. Prodotto da Iginio Straffi e Alessandro Usai per Colorado Film (budget di 6.575.585,00 secondo il database delle opere della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo), il film è scritto dallo stesso regista con Eleonora Fiorini e tratto dal romanzo omonimo di grandissimo successo di Erin Doom, la giovane scrittrice italiana che fino a un anno fa, prima dell’apparizione alla trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio non aveva neanche un volto. Ora ha anche un nome, Matilda, ma non un cognome. La sua è una storia di un incredibile successo editoriale iniziata nel 2020 quando pubblicò da solo il romanzo su Amazon che entrò immediatamente in classifica. L’editore Magazzini Salani ne acquisto subito i diritti per ripubblicarlo nel 2021. L’anno dopo era il libro più venduto in Italia con 450mila copie.
Un successo, dovuto sopratutto a un pubblico di adolescenti, che ora si ripete su Netflix, la piattaforma dove da appena due giorni è arrivato il titolo che vede come interpreti i giovanissimi Caterina Ferioli, Simone Baldasseroni, Alessandro Bedetti, Nicky Passarella, Roberta Rovelli, Orlando Cinque, Sabrina Paravicini, Eco Andriolo e Sveva Romana Candelletta e che racconta di una diciassettenne che vive in un orfanotrofio dove risuona la storia di un misterioso artigiano, un fabbricante di lacrime. Quando viene adottata, con lei arriva anche Rigel, un misterioso ragazzo che la odia.
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