Dopo l’anteprima al Bif&st di Bari, il premio come Miglior Film al festival Tiolvkosky e la proiezione all’Expo di Dubai 2022, Spazio Italiano il documentario prodotto da Luce Cinecittà, diretto da Marco Spagnoli sul rapporto dell’Italia con lo Spazio, è stato al centro di una proiezione presso la Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, a Roma.
Un’iniziativa promossa del senatore del Pd Francesco Verducci, vicepresidente della commissione istruzione del Senato, che è stata l’occasione per promuovere un dibattito introduttivo sullo stato attuale della corsa allo Spazio moderato da Francesco Rea, co sceneggiatore assieme a Spagnoli del documentario, con la partecipazione di Bruno Tabacci, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, dell’astronauta Roberto Vittori, di Simonetta Cheli direttrice del centro Esa-Esrin.
“Spazio Italiano è il più recente dei lavori girati sullo Spazio con Marco Spagnoli con cui avevamo già realizzato Luna Italiana che omaggiava l’ingegnere Rocco Petrone, figura centrale del programma Apollo – ha spiegato intervenendo all’incontro Enrico Bufalini, direttore dell’Archivio Luce e della documentaristica Cinecittà – Con questo nuovo documentario proseguiamo la nostra collana di prodotti realizzati per raccontare le eccellenze italiane al grande pubblico e alle nuove generazioni”.
“Attraverso preziose testimonianze di esperti e scienziati, Spazio Italiano narra la grande avventura italiana nello Spazio, che inizia negli anni ‘30 a Guidonia, dove viene creata la cosiddetta Città dell’Aria, che raccoglie alcuni degli scienziati italiani più preparati su questioni come la ‘prima camera a reazione’ – ha spiegato in un messaggio inviato all’evento, Chiara Sbarigia presidente di Cinecittà – Le immagini di questi esperimenti, sono conservate proprio nell’Archivio storico dell’Istituto Luce, ed è proprio la collaborazione editoriale tra archivi alla base di questa produzione audiovisiva: oltre ai materiali Archivio Luce, nel film troviamo immagini della NASA, dell’Agenzia Spaziale Italiana, dell’Agenzia Spaziale Europea, delle Teche Rai. Spazio Italiano racconta inoltre la storia di alcune figure femminili decisive nella conquista dello Spazio. Mi fa piacere ricordare, tra le pioniere, Amalia Ercoli Finzi. Laureatasi nel 1961, all’epoca l’unica donna al Politecnico di Milano a studiare ingegneria aeronautica, in un momento storico in cui non esisteva ancora la specializzazione aerospaziale. La chiamano ‘la Signora delle comete’ perché ha progettato la sonda atterrata su una cometa con la missione Rosetta, un altro record tutto italiano. La sua storia straordinaria rimanda a uno dei temi centrali che ho inteso affrontare nel programma culturale di Cinecittà, con una vera e propria ‘verticale femminile’ costituita da mostre, performance e convegni: quello della leadership delle donne, sviluppatasi attraverso il superamento di modelli manageriali consolidati e vincendo ostacoli culturali e sociali”.
Spazio Italiano vanta una versione estesa e inedita che sarà presentata a Visioni dal Mondo, il festival dedicato al documentario in programma a Milano dal 15 al 18 settembre. Versione che sarà poi in onda su History Channel, in due puntate, il 28 e 29 settembre.
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