VENEZIA. Il giovane regista americano Drake Doremus ammette che c’è un po’ di Shakespare, nel suo Equals, una storia d’amore in un mondo in cui l’amore è bandito. E rivela di aver visto prima di girare la sua opera, che è in Concorso, diversi film che parlano di un futuro inquietante. Da Blade Runner (1982) di Ridley Scott, che peraltro è stato determinante nella produzione di Equals anche per la sua dimestichezza con la fantascienza, ad Alps (2011) del greco Yorgos Lanthimos. Non cita l’ultimo lavoro di questo autore, The Lobster, visto a Cannes 2015, che ci parla di una società dove non è ammesso essere single e la vita di coppia è l’unica consentita.
L’esatto opposto di quanto accade in Equals, dove va in scena un mondo, denominato ‘Collettivo’, in cui uomini e donne non conoscono emozioni, perché geneticamente modificati e programmati in modo identico, uguali appunto.
L’obiettivo, solo in parte raggiunto, di questa società asettica è di proteggersi da conflitti e passioni che hanno distrutto le generazioni precedenti.
Non c’è posto dunque per l’amore, ciascuno vive in solitudine e la procreazione è affidata all’inseminazione artificiale. Se qualcuno degli abitanti di questo mondo normalizzato prova improvvisamente delle emozioni (la Sindrome dell’accensione) viene sottoposto a un pesante trattamento farmacologico o inviato in un centro di detenzione dal quale nessuno è mai tornato.
Nonostante il costante controllo sociale, lentamente s’accende la passione tra i due bellissimi giovani Nia e Silas, interpretati da Kristen Stewart (Twlight) e Nicholas Hoult (X-Men e Mad Max). Più cercano di nascondere il proprio sentimento, più forte diventa l’attrazione. Prevedibili le conseguenze e non resterà ai due innamorati altra scelta che fuggire in una terra di nessuno, la cosiddetta Penisola.
“E’ una storia emotiva in una società inventata, post-futuristica che potrebbe essere ambientata in qualsiasi luogo e tempo”. Non è un futuro distopico quello che vediamo avverte il regista. La sua visione del futuro richiama un mondo utopico, armonioso e zen ma privo di sentimenti ed emozioni. “E’ un film voyeuristico che mostra i progressivi cambiamenti di Silas che lentamente s’accende d’amore, non a caso vediamo un alternarsi di colori, arancio, blu, verde e il crescere della colonna musicale. La musica è stata suonata sul set e avvolge quel che accade fin dall’inizio. E’ quasi la voce del film, ‘dice’ quello che non viene detto, perché i dialoghi sono scarsi”.
L’idea centrale di Doremus era creare una tavolozza minimalista, di tipo zen per raccontare una storia d’amore ambientata in un mondo iper funzionale. “Siamo nel futuro, ma è un futuro realistico e credibile. L’idea è che tra venti o trenta anni il film non sembrerà sorpassato”.
La vicenda si svolge infatti in una sorta di città giardino molto razionale. In aiuto sono arrivati gli edifici minimalisti di Tadao Ando che sorgono in zone lussureggianti del Giappone, come il centro congressi dell’isola di Awaji, e il Sayamaike Museum fuori Osaka. L’altra location è Singapore, che ha fornito la vegetazione lussureggiante, le infrastrutture per il lavoro in studio e per la costruzione dei set.
I protagonisti abitano in appartamenti cubo che contengono tutto ciò che serve, dal muro infatti escono moduli letto e moduli cucina, e dotati di una grande finestra con una vista bellissima sulla città. “Abbiamo concepito l’appartamento in questa maniera perché ci interessava mostrare Silas che entra in una specie di scatola vuota – racconta lo scenografo Tino Schaedler – Non ci sono oggetti personali. E’ uno spazio molto razionale e programmato in maniera tale che basta spingere un bottone per far uscire un divano”. In questo mondo utopico non ci sono automobili, donne e uomini non hanno cellulari e tablet, girano senza nulla, vestendo abiti asessuati.
“Non voglio esprimere nessuna filosofia politica o credo religioso. Quello che conta per me è accendere il cuore, perché l’amore è la migliore droga dell’uomo. Se non lo conoscete, non sapete che vi perdete”, sottolinea Doremus. Quanto alla ‘penisola dove i due innamorati vogliono fuggire e nascondersi, “è un luogo dove si è da soli e dove si torna a uno stile di vita primitivo”. Equals verrà distribuito da Lucky Red nei primi mesi del 2016.
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