Emma Thompson e Juliette Binoche donne alla ricerca del piacere

Juliette Binoche e Vincent Lindon sono i protagonisti di Both Sides of the Blade, dramma d’amore di Claire Denis. Emma Thompson è invece interprete di Good Luck to You, Leo Grande


BERLINO – Mani che si intrecciano, corpi che si fondono, passioni che tolgono il respiro, come le montagne russe. Juliette Binoche e Vincent Lindon sono i protagonisti di Both Sides of the Blade, dramma d’amore di Claire Denis, presentato in concorso alla Berlinale e prossimamente al cinema con Europictures. I due attori francesi sono Sara e Jean, coppia che vive un amore che sembra felice e consolidato. Basterà il ritorno dell’ex della donna, François (Grégoire Colin), e migliore amico di Jean, per mettere in pericolo quella relazione.

Binoche ha confessato, durante la conferenza stampa al Festival di Berlino, che fare il film è stato qualcosa di “travolgente, viscerale, mi ha mangiata dentro”. Per la parigina, 57 anni, soprattutto girare le scene d’amore, nelle quali il suo corpo nudo diventa il terreno per un affascinante teatro di opposti emotivi, non è stato facile. “Ci abbiamo lavorato molto, ma lo abbiamo fatto con coraggio”, ha detto Binoche, come è stato coraggioso anche “realizzare un film con al centro un argomento così difficile”.

Anche Lindon (protagonista maschile di Titane, Palma d’oro a Cannes 2021) ha avuto delle difficoltà nel lasciarsi andare durante quelle sequenze. “Nel film viene fuori la passione di questa coppia più che l’amore. Quando vivi un rapporto così intenso con una persona, ma inizi a sentire che si sta allontanando da te, pensi anche che potresti fare qualsiasi cosa pur di trattenerla e non lasciarla andare”, ha detto l’attore.

Per Denis Both Sides of the Blade è la terza collaborazione con la scrittrice Christine Angot. “Christine è piuttosto cupa e io sono più un tipo ansioso. La collisione dei nostri tormenti talvolta è esplosiva ed è quello che si è creato nella scrittura del film”, ha detto la regista, che ha voluto allontanarsi con questa storia dai “classici cliché del ménage à trois, della donna che soffre divisa tra due uomini. Con Christine non c’era il rischio di rientrare in queste convenzioni”. Il progetto è nato all’inizio della pandemia, tanto che i protagonisti indossano le mascherine negli spazi pubblici. “Abbiamo girato mentre eravamo in lockdown e non potevo chiedere alle persone nella metropolitana di Parigi di togliersi le mascherine. Ho pensato, beh, questo è il presente”, ha spiegato Denis.

Da una donna che vive i tumulti della passione per due uomini a un’altra che va alla ricerca della propria sessualità e intimità senza tabù. È il caso di Nancy, insegnante in pensione e vedova che non ha mai provato un orgasmo con l’unico uomo che ha avuto nella vita, il marito. Emma Thompson è la travolgente protagonista di una commedia brillante, piena di momenti di ironia e battute ritmate, scritta dalla comica inglese Katy Brand e diretta dall’australiana Sophie Hyde. Per provare finalmente piacere Nancy recluta un sex boy, un seducente prostituto con il volto di Daryl McCormack, che le darà gli strumenti per conoscere se stessa veramente e il diritto di rivendicare il proprio piacere. Al centro di Good Luck to You, Leo Grande, presentato nella sezione Berlinale Special Gala, che sarà distribuito in Italia da Bim, ci sono la scoperta della sessualità, e il coraggio, e anche la paura, di affrontare alcune tematiche a una certa età. Il corpo è sempre un mezzo per recitare per un attore, ma in questo caso Thompson lo usa completamente, mostrandosi di fronte al pubblico senza imbarazzo, e con ironia.

“Ho trovato questa storia enormemente realistica – ha raccontato ai giornalisti internazionali l’attrice britannica, sempre sorprendente – Non credo che i piaceri femminili siano mai stati in cima alla lista delle cose che il mondo vuole assicurarsi. Nel mio Paese, ad esempio, non è considerato importante provare piacere. Nancy non va in giro per il mondo, né vive a Londra, bensì nella campagna inglese ed è una cosa molto comune che a una donna come lei non abbiano mai stato chiesto se ha provato piacere”.

Per questo è importante per Emma Thompson, che si considera “una femminista militante riguardo al corpo delle donne”, che il film possa “generare anche una discussione sul tema dell’intimità, su cosa sia il piacere per una donna e perché noi donne dobbiamo provare vergogna nell’esprimere quegli strani piaceri che cerchiamo”.

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