Emma Stone: “Yorgos è la mia musa”

Yorgos Lanthimos e Emma Stone raccontano il loro rapporto artistico sfociato nella terza collaborazione, 'Kinds of Kindness', in concorso al 77° Festival di Cannes


CANNES – “Non sono la musa di Yorgos Lanthimos, è lui che è la mia musa”, scherza Emma Stone alla conferenza stampa di Kinds of Kindness al 77° Festival di Cannes. E il regista greco annuisce e conferma divertito. Il clima tra l’attrice e il sulfureo autore sa di idillio. Tre film insieme, da La favorita a quest’ultimo, in concorso a Cannes, passando per l’immenso successo di Povere creature!

“Sento di poter fare qualsiasi cosa con lui – ha aggiunto l’attrice – abbiamo lavorato insieme così tante volte. Mi fido di lui più che di qualunque altro regista e ho avuto la fortuna di lavorare con tanti grandi autori”. Emma racconta il primo incontro per La favorita, il feeling immediato e la fiducia, concetto condiviso da tutto il cast di Kinds of Kindness. Willem Dafoe, anche lui tornato a lavorare con Lanthimos dopo Povere creature!, descrive la complessità del processo creativo: “Non è sempre chiaro ciò che vuole, c’è un processo, lui ti osserva”.

Lanthimos parla del suo approccio “fisico e istintivo”. “Non cerco un punto di vista intellettuale, lavoro sul corpo, sul body language, osservo la vita nei suoi aspetti tristi, strani e a volte ridicoli”. Emma conferma: “Anche in Povere creature! non parlavamo mai di concetti astratti ma di come Bella Baxter, un personaggio che mi ha devastato quando me ne sono separata e che mi è rimasto dentro, si muove e cammina, è tutto molto fisico”.

Il femminismo di Emma Stone

Emma Stone rivendica il suo essere femminista: “Sì, sono femminista e mi piace lavorare con Lanthimos, credo che sia una forma di attivismo. Non scelgo i ruoli a tavolino e per il messaggio del film, ma perché trovo interessanti i personaggi”. E ha aggiunto: “In tanti facciamo del nostro meglio per cambiare le cose a Hollywood e per sostenere l’uguaglianza”.

Sulla genesi del progetto, Lanthimos spiega: “Stavamo lavorando agli effetti visivi di Povere creature! e nell’attesa ho ripreso questo progetto che scrivevamo da tempo. La prima idea nasce dalla figura di Caligola, un uomo che ha un potere immenso sugli altri individui. Ho immaginato una sua versione contemporanea, poi abbiamo sviluppato un trittico di storie usando gli stessi attori. Abbiamo costruito le storie in modo che restino aperte e che ogni spettatore possa vederle diversamente a seconda della cultura a cui appartiene, della sua formazione”.

Lanthimos: “La libertà creativa è tutto”

E a chi gli chiede perché preferisce lavorare a Hollywood, spiega: “Intanto non mi sono trasferito a Hollywood ma a Londra e adesso sono tornato ad Atene. Per i film greci non c’è budget, si lavora grazie alla generosità di qualche amico, poi girare in inglese mi permette di arrivare a molte più persone. Non sono interessato a fare grandi film, se serve alla storia che voglio raccontare il prossimo sarà un piccolo film. L’essenziale per me è avere libertà creativa, essere sostenuti e poter lavorare con le persone di cui ti fidi”.

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18 Maggio 2024

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