‘Emily’, le cime tempestose negli occhi di Emma Mackey

Alla figura di Emily Brontë, la più estrosa e “bizzarra” della sua talentuosa famiglia, è dedicata la convincente opera prima dell’attrice Frances O’Connor, nelle sale dal 15 giugno


Considerato ad oggi il capolavoro dell’età vittoriana, Cime tempestose è stato accolto inizialmente come un romanzo provocatorio, “cattivo”, pieno di personaggi crudeli e privi di morale. Lo specchio di un’autrice che rifuggiva la formalità e il bigottismo dell’epoca, uno spirito libero esattamente come la Catherine che viene raccontata nel suo unico, memorabile libro. Alla figura di Emily Brontë, la più estrosa e “bizzarra” della sua talentuosa famiglia, è dedicato il film Emily, convincente opera prima dell’attrice Frances O’Connor, nelle sale dal 15 giugno con BIM Distribuzione.

Tra le vaste distese erbose, perennemente ricoperte da una pioggia battente, si dipana la vicenda che porterà Emily a dare vita a uno dei più importanti romanzi del suo secolo. O’Connor, in veste anche di sceneggiatrice, forza la realtà dei fatti storici per rendere la sua protagonista una perfetta eroina tragica, simbolo di un’epoca in cui le passioni bruciavano con l’intensità con cui si vive qualcosa di proibito e con la fugacità che le brevi vite di allora, piagate da ogni sorta di malattia, permettevano. Alle vere dinamiche relazionali interne alla famiglia Brontë (l’amore-odio per la sorella maggiore Charlotte, la vicinanza al problematico fratello Branwell) si aggiunge un personaggio di fantasia: il giovane e affascinante curato William Weightman. Il film non è altro che il racconto della difficile e conflittuale storia d’amore tra William ed Emily, vista come l’inevitabile ispirazione all’ideazione e alla scrittura di Cime tempestose.

Emily si contraddistingue per un tono affine all’uggiosa oscurità della sua ambientazione, in cui ogni personaggio veste a turno il ruolo del complice o del carnefice, dell’alleato o dell’antagonista. Non mancano sequenze che richiamano, nello stile registico, fotografico e nella scelta delle musiche, la grammatica tipica dei film dell’orrore. L’orrore di vivere una vita senza amore, vuota, priva di scopo. Le travolgenti vicissitudini della bella Emily, outsider incapace di trovare il proprio posto nel mondo, fanno sì che le poche sequenze di leggerezza spirituale, sentimentale ed erotica raccontante nel film, si elevino come qualcosa di estremamente efficace e liberatorio.

Essenziale per la buona riuscita del film è, ovviamente, la scelta del cast, con una Emma Mackey – la Maeve di Sex Education – che regge su di sé tutta la tensione emotiva del racconto, con i suoi occhi grandi ed espressivi che comunicano senza parlare con quelli del suo amato/nemico, interpretato da Oliver Jackson- Cohen. Il fascino carismatico dei due protagonisti rende tutto più credibile, accompagnandoci senza remore in questa comunità sperduta e brulla del West Yorkshire e guidandoci mano nella mano in questa straziante storia d’amore fuori dal tempo.

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08 Giugno 2023

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