ROMA – “La nostra Film Commission è come l’azienda dell’acqua”, dichiara Mauro Felicori Assessore Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna, “quando aprite il rubinetto siete certi che scorrerà”. In occasione del MIA 2023 sono stati presentati i risultati e gli obiettivi del fondo audiovisivo nato nel 2014. “Nove anni, tre trienni di finanziamento: chi vuole girare cinema nella nostra Regione sa di poter contare sui nostri contributi e su bandi speciali per chi è del territorio, ormai c’è continuità”.
A illustrare i dati, Fabio Abagnato, responsabile Emilia-Romagna Film Commission. Il fondo audiovisivo della Regione ha visto nell’ultimo triennio una crescita dell’intervento nel settore cinema. Una crescita del 17% dal 2018, che ha visto stanziate nelle attività del 2021-2023 risorse fino a 16milioni di euro equamente distribuiti tra promozione (46%) e produzione (53%). Aumenta il contributo per Festival, rassegne e progetti triennali. “Grazie a questi ultimi – spiega Abagnato – i diversi investimenti della Regione possono comunicare tra loro. Anche nel nucleo di valutazione della produzione abbiamo il punto di vista delle sale, che aiuta a selezionare le opere ponendo un tema di strategia di marketing e di ricaduta del prodotto”.
La curva tra il valore totale delle opere, la spesa ammissibile e il contributo concesso mostra un 2022 “estremamente positivo”. È l’anno in cui Michael Mann ha girato in Regione il suo film Ferrari. “Un film di 83 milioni di euro con una ricaduta di un valore opera intorno agli 11 milioni”. Triplicato il costo medio dei progetti, dai 500mila euro del 2018 al milione e mezzo di quest’anno: “siamo riusciti ad attrarre prodotti di una qualità superiore, di un valore industriale superiore e quindi di una ricaduta sul territorio superiore”.
Marco Cucco, direttore del Master in Management del Cinema e dell’audiovisivo dell’Università di Bologna, conferma che “le risorse sono aumentate di quasi un milione e mezzo”. Il contributo paritario tra produzione e promozione rinnova inoltre la visione di accompagnamento dell’opera, “qualcosa che la Regione fa anche con i festival, con cui c’è un dialogo continuo, come con le sale”. Significativo il sostegno dei documentari, sottolinea Cucco, “una vocazione del territorio”.
A margine dell’incontro, presentati i risultati della seconda sessione 2023 del bando della regione per imprese nazionali: Adriatica di Greta Scarano, Diari della liberazione di Mattia Parisini, Il treno dei bambini di Cristina Comencini, L’orto americano di Pupi Avati, L’isola degli idealisti di Elisabetta Sgarbi, The Bad Guy, Boxeo Havana Social Club di Cristiana Regina, Ma chi ti conosce di Francesco Fanuele, Anele di Andrea Porporati, Prima della fine -Gli ultimi anni di Enrico Berlinguer di Samuele Grossi, Miriam Makeba – The Voice of Africa di Idil Abrahim.
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