Emanuele Nespeca (Solaria film srl e Movimento film), il produttore di Banat Il viaggio di Adriano Valerio, sarà al Festival di Cannes nell’ambito di Producers on the Move, l’iniziativa, coordinata per l’Italia da Luce Cinecittà e organizzata da European Film Promotion (EFP), che permette a venti produttori emergenti europei di prendere parte a una serie di incontri professionali e di business dall’ 11 al 22 maggio.
“Sono molto felice di questa selezione a Producers on The Move – dichiara Emanuele Nespeca – soprattutto perché è stato riconosciuto il mio impegno nella co-produzione internazionale. Co-produrre oggi più che mai non è soltanto un’esigenza economica, ma il tentativo di provare a creare un cinema europeo”.
Emanuele Nespeca è un produttore ed executive producer, laureato in Storia del Teatro e dello Spettacolo, membro degli Atelier du Cinema Européen dal 2010 e socio ANICA. Inizia la sua carriera cinematografica al fianco del produttore Gianluca Arcopinto producendo tra gli altri film come Pietro di Daniele Gaglianone (in concorso al Festival di Locarno 2010) e Notizie degli scavi di Emidio Greco (Fuori Concorso al Festival di Venezia 2010). Dal 2011 diventa partner di Movimento film srl producendo, con Mario Mazzarotto, Il futuro di Alicia Scherson (in concorso al Sundance Film Festival 2013) e Banat – il viaggio di Adriano Valerio (in concorso alla Settimana della Critica di Venezia 2015). Nel 2013 fonda la propria società di produzione Solaria Film con la quale produce tra l’altro tre documentari: Io sono nata viaggiando di Irish Braschi, Quest’Italia suona Jazz di Marco Guelfi e Redemption Song di Cristina Mantis. Tra i nuovi progetti di finzione appena realizzati o in fase di realizzazione c’è Niente da perdere di Wilma Labate, Glass Boy di Samuele Rossi e White Flowers di Marco De Angelis e Antonio Di Trapani.
Solaria Film nasce per produrre il documentario dal titolo Io sono nata viaggiando, un ritratto della famosa scrittrice Dacia Maraini; dopo aver realizzato una serie televisiva per Discovery Italia dal titolo Due rugbisti e una meta, continua a produrre documentari per il cinema come Quest’Italia suona il Jazz e Redemption Song, sta ultimando 7 Days e cominciando la preparazione di White Flowers.
Movimento Film è una società di produzione e distribuzione indipendente nata nel 2007 con il preciso obiettivo di realizzare e diffondere un cinema di qualità, dal respiro internazionale, originale e innovativo ma comunque sempre vicino al gusto del grande pubblico. Fra i vari titoli prodotti troviamo: Riparo (2008) di Marco Simon Puccioni, Panorama del 57° Festival di Berlino (2007), Il futuro (2013) di Alicia Scherson, coproduzione italo-cilena-tedesca-spagnola con Rutger Hauer e Nicolas Vaporidis, in concorso al Sundance Film Festival 2013 – nella sezione World Cinema Dramatic Competition – e vincitore del premio della critica Spectrum – KNF Award all’International Film Festival di Rotterdam 2013, A Blast (2014) di Syllas Tzoumerkas, coproduzione internazionale in concorso al Festival del Film di Locarno 2014 (Concorso Internazionale) e Banat – il viaggio di Adriano Valerio.
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Il regista racconterà la storia d'amore tra l'attrice Anne Wiazemsky e Jean Luc Godard da lei conosciuto sul set de La cinese per poi diventare moglie e interprete dei suoi film
Alla fine Valeria Golino lo dice chiaramente. "C'è stata unanimità? Quasi". E aggiunge: "Ci sono state lunghe discussioni, ma nessuna decisione è stata presa coi musi", e definisce l'esperienza appena conclusa "faticosa e memorabile". A caldo è abbastanza evidente che la giuria di George Miller ha dovuto fare un bel po' di compromessi. Due particolari rivelatori. Il doppio premio a The Salesman, il bel film di Asghar Farhadi che forse avrebbe meritato la Palma d'oro, e il premio per la regia ex aequo. I premi
E’ Ken Loach con I, Daniel Blake il re del palmarès di Cannes 2016. Seconda Palma a dieci anni di distanza per il regista britannico, che aveva già conquistato il premio con Il vento che accarezza l'erba. “Cercate di restare forti, per favore. Ci sono persone che faticano a trovare il cibo nel quinto paese più ricco del mondo – ha detto il regista alla premiazione – il cinema serva anche a dare speranza. Un altro mondo è possibile e necessario”. Fanno colore le copiose lacrime di Xavier Dolan e l'esuberanza di Houda Benyamina, vincitrice della Camera d'or. I premi