Elvis & Nixon: il Re e il Presidente

La mattina del 21 dicembre del 1970, il re del rock'n’roll Elvis Presley si reca di persona alla Casa Bianca per richiedere un incontro urgente con Richard Nixon, chiedendo di essere nominato agente


La mattina del 21 dicembre del 1970, il re del rock n’ roll Elvis Presley si reca di persona alla Casa Bianca per richiedere un incontro urgente con Richard Nixon, chiedendo di essere nominato agente federale sotto copertura della narcotici. Tra l’imbarazzo delle guardie e gli assistenti del presidente che vedono nel desiderio di Presley un’ottima occasione per avvicinare l’elettorato più giovane, si ricama una vicenda surreale e intrigante, che aveva già ispirato, sebbene in maniera più indiretta, predecessori illustri quali Top Secret e Bubba-Ho-Tep. Elvis come possibile eroe d’azione, una prospettiva di fatto mai realizzatasi.

O magari sì?

Su questo mistero gioca la divertente pellicola di Liza Johnson, con  Michael Shannon e Kevin Spacey, visto al Tribeca e uscito in sala negli Usa in aprile e ora finalmente in arrivo da noi con Videa. I due interpreti sono magistrali e anche se Shannon non somiglia per niente alla controparte reale riesce a infondere al personaggio un carisma tangibile. Spacey, poi, viene dall’esperienza di House of Cards e nei panni del presidente è pienamente a suo agio. L’incontro era già stato raccontato, tra l’altro,  nel film per la televisione Elvis Meets Nixon del 1997, con Rick Peters nei panni di Presley e Bob Gunton nel ruolo di Nixon. Nel cast anche il Johnny Knoxville di Jackass e un intenso Alex Pettyfer nei panni del miglior amico del cantante.

 “Quando ho letto la sceneggiatura – dice la regista – mi ha colpito che Nixon non capisse il motivo di quell’incontro. Oggi il mondo dello spettacolo e quello della politica sono fusi insieme, ma oggi il fatto che Nixon fosse lontano dai media sembra strano e antiquato. Elvis è un personaggio conosciutissimo, ma in pochi si sono soffermati su di lui come persona. Era il rappresentante della controcultura rock n’ roll negli anni ’50 e nei ’70 si mise a cercare insistentemente il riconoscimento da parte dell’Establishment. Perché? Mi piace come gli autori hanno approcciato la storia e la fantasia che hanno applicato alla ricostruzione delle parti non note. Negli archivi nazionali è riportato che davvero qualcuno rispose alla richiesta con uno ‘State scherzando’, come avviene nel film, ma non possiamo sapere veramente cosa sia accaduto quella mattina”.

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14 Settembre 2016

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