La 46a edizione dell’Efebo d’Oro Film Festival, in programma a Palermo dal 9 al 17 novembre 2024, dedica un focus al cinema del regista e sceneggiatore francese Bertrand Bonello, che – per la prima volta a Palermo – nel corso del festival presenterà alcuni dei suoi film più significativi, incontrerà il pubblico, terrà una masterclass, e presiederà la giuria del concorso internazionale per film tratti da opere letterarie – concorso da lui vinto lo scorso anno con il suo film più recente, La Bête.
Di Bonello saranno proiettati il rarissimo mediometraggio d’esordio Qui je suis – D’après Pier Paolo Pasolini (1996), adattamento di un testo autobiografico di Pier Paolo Pasolini; Le Pornographe (2001), suo secondo lungometraggio con protagonista Jean-Pierre Léaud; lo splendido Nocturama (2016); e il suo ultimo lungometraggio La Bête (2023), tratto dal racconto scritto nel 1903 da Henry James The Beast in the Jungle (La bestia nella giungla), premiato appunto un anno fa con l’Efebo d’Oro.
Il “Focus” dedicato a Bertrand Bonello è realizzato in collaborazione e con il sostegno dell’Institut Français Italia.
L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale Made in Italy presso il multisala Votiv Kino insieme alla casa di distribuzione austriaca Filmladen e l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, con il contributo del Ministero della Cultura
Nessuna spiegazione ufficiale è stata fornita per l'assenza del celebre cineasta alla proiezione di gala organizzata dall'American Film Institute
Francis Ford Coppola presenta a Cinecittà il suo ultimo film: uscita in sala dal 16 ottobre. Il regista 85enne dichiara l’intenzione di “fare due film: uno semplice e piccolo e un altro ‘gigantico’. Il piccolo, molto sarà girato in Italia”
Un fiume in piena il regista ospite al Museo del Cinema di Torino dove tiene un incontro e riceve un premio. Dalle sue origini alla passione per l'antichità, passando per il rapporto tra cinema e piattaforme, al tema della violenza, alla politica, e soprattutto il lavoro per la preservazione dei film con il World Cinema Project