Torna a Palermo l’Efebo d’Oro Film Festival, giunto alla sua 45° edizione. Il Festival, in programma dall’11 al 19 novembre 2023 presso il Cinema De Seta (Cantieri Culturali alla Zisa) e il Cinema Rouge et Noir, presenta 5 lungometraggi in gara per l’Efebo d’Oro – concorso internazionale per film tratti da opere letterarie, e 5 in gara per l’Efebo Prospettive – competizione rivolta alle opere prime o seconde (senza alcun vincolo di collegamento con fonti letterarie).
Ospite d’onore il cineasta tedesco Wim Wenders, che giovedì 16 novembre (ore 20, Cinema Rouge et Noir) riceverà il “Premio alla Carriera – Banca Popolare Sant’Angelo” e sarà protagonista di un incontro con il pubblico, condotto dal direttore artistico Alessandro Rais, che culminerà nella proiezione in anteprima del suo ultimo film Perfect Days, girato a Tokyo e presentato all’ultimo Festival di Cannes. Nel corso del Festival saranno proiettati altri 4 suoi film (nelle copie restaurate dalla Wim Wenders Foundation), con un particolare accento sul dittico “giapponese”, composto da Tokyo-Ga (1985, dedicato al regista Yasujiro Ozu), e Appunti di viaggio su moda e città (1989, con la partecipazione dello stilista giapponese Yohji Yamamoto), a cui si aggiungono L’amico americano (1977), tratto dall’omonimo romanzo di Patricia Highsmith (Ripley’s Game) e Falso Movimento (1975), tratto dal Wilhelm Meister di Goethe.
Altra presenza di particolare rilievo quella del regista, filosofo, mediatore culturale e attivista sociale francese Sylvain George, i cui lavori coniugano una intensa ricerca formale all’impegno per i diritti civili, che sarà protagonista di una personale, e riceverà il “Premio Nuovi Linguaggi – Città di Palermo”. Mercoledì 15 novembre (ore 15, all’Accademia di Belle Arti di Palazzo Fernandez) Sylvain George terrà una masterclass, aperta al pubblico, in dialogo con il regista Stefano Savona e con Éric Biagi (direttore dell’Institut Français de Palerme et de Sicile).
Diversi poi gli appuntamenti collaterali che affiancheranno la programmazione dei film in sala, tra cui: – la presentazione del libro di Laura Delli Colli, Monica. Vita di una donna irripetibile (Rai Libri, 2022) – accompagnata dalla proiezione in versione restaurata di uno dei film più cari alla stessa Vitti, Teresa la ladra (1973) di Carlo Di Palma, tratto dal romanzo di Dacia Maraini; – l’assegnazione del “Premio Nicolò Lombardo – Miglior libro di cinema” a Emiliano Morreale (storico del cinema, critico e saggista) per il suo volume L’ultima innocenza (Sellerio, 2023), sabato 18, alle ore 18; – la masterclass, aperta al pubblico, con la regista Emma Dante e lo scrittore Giorgio Vasta – cosceneggiatore dei tre film della regista: Via Castellana Bandiera (2013), Le sorelle Macaluso (2020) e Misericordia (2023) fissata per la mattina di domenica 19 al Cinema Rouge et Noir; – e ancora, sempre domenica 19 e sempre al Cinema Rouge et Noir, la proiezione di Sicilia!, un film firmato dallo scomodo, radicale e geniale regista alsaziano Jean-Marie Straub – a un anno esatto dalla sua scomparsa (sino ad oggi pesantemente dimenticata e ignorata) – tratto dal romanzo Conversazione in Sicilia di Elio Vittorini, per ricordare l’imponente lavoro da lui svolto, anche in Italia e in Sicilia, a fianco della moglie Danièle Huillet.
Dopo la cerimonia di chiusura del 19 novembre, il regista (e componente della Giuria) Alain Parroni e il produttore esecutivo Luca Lucchesi presenteranno la proiezione fuori concorso di Una sterminata domenica, eccezionale opera prima italiana presentata quest’anno a Venezia, e coprodotta, fra gli altri, anche da Wim Wenders.
Una produzione Pepito Produzioni e FilmAffair con Rai Cinema e Luce Cinecittà in collaborazione con Les Films d’Ici. In sala dal 14 novembre con Luce Cinecittà
Il regista britannico interverrà il 2 novembre con un videomessaggio al cinema La Compagnia, in occasione della serata inaugurale del festival di cinema documentario più antico d'Europa
Circa 100 opere rappresentative di 26 Paesi in cinque sezioni del concorso sul tema "Diritti/Rights". Dal 9 al 16 novembre a Salerno
Il film è stato girato dagli abitanti di Gaza, montato, scritto e concepito da Catherine Libert, Fred Piet, Hana Al Bayaty