E’ stata la mano di Dio, il film di Paolo Sorrentino che racconta la sua adolescenza a Napoli negli anni ’80, è candidato ai Bafta, i cosiddetti Oscar inglesi, nella categoria miglior film straniero.
Sono giorni importanti per il film: l’8 febbraio si saprà se il lungometraggio entrerà nella cinquina per il miglior film internazionale dopo aver superato la selezione della shortlist a dicembre.
Sorrentino sfida il giapponese Drive My Car di Ryûsuke Hamaguchi, Madri parallele di Pedro Almodóvar, Petite Maman di Céline Sciamma e il danese La peggiore persona del mondo di Joachim Trier.
The Hand of God ha avuto invece la nomination anche per il miglior casting.
Winslet ha colpito con la sua interpretazione in I Am Ruth, un episodio dell'innovativa serie antologica I Am..., mentre Whishaw ha ricevuto l'acclamazione per la sua performance in This is Going to Hurt
Monta nel Regno Unito la polemica per la premiazione dei Bafta dominata da vincitori bianchi, poco inclusiva e rappresentativa delle minoranze etniche a detta di molti nel mondo dello spettacolo
Il colossal tedesco di Edward Berger vince sette premi tra cui Miglior film, film in lingua non inglese, regia e sceneggiatura non originale. Quattro premi per Gli spiriti dell’isola e per Elvis
Il 19 febbraio scopriremo i vincitori dei BAFTA 2023. Nel frattempo, ecco chi si è aggiudicato le ambite nomination. 21 sono le candidature record giunte a Netflix, che con Niente di nuovo sul fronte occidentale spera nel colpaccio