Donatella Finocchiaro gira “L’accabadora”

BARI. Donatella Finocchiaro sarà la protagonista del prossimo film di Enrico Pau, L’accabadora, tratto dalla sceneggiatura originale di Antonia Iaccarino e del regista sardo.
“L’accabadora è una donna della tradizione mitologica e antropologica sarda che veniva chiamata per aiutare le persone in agonia o che stavano male a morire, procurando una sorta di eutanasia – spiega l’attrice siciliana ospite del Bif&st – Questo è il mestiere della protagonista e il regista ha ambientato la storia, sempre in Sardegna, durante la Seconda guerra mondiale”.

Un altro progetto, ma ancora in via di definizione, potrebbe essere con Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, gli autori in Et in terra pax. “Anche questa è una storia bellissima, una coproduzione con il Brasile. Mi stupisco perché m’imbatto in queste sceneggiature interessanti scritte da giovani al loro primo o secondo film con personaggi femminili così belli che non si trovano facilmente nel cinema italiano”.

S’intitola Non lo so ancora il film che l’attrice, diretta dall’esordiente Fabiana Sargentini, ha interpretato insieme a Giulio Brogi. “E finito da poco, racconta una vicenda molto intima. Si tratta dell’incontro, dell’amicizia tra un uomo anziano, che nasce all’uscita di un ospedale mentre entrambi aspettano gli esiti di un esame. Siamo costretti a stare insieme è un film di atmosfera, con pochi e rarefatti dialoghi, girato a Levanto nelle Cinque terre”.

E la Finocchiaro vorrebbe presto completare, la sua prima prova da regista, il documentario Andata e ritorno sulla rinascita negli anni ’90 della sua città, Catania. “L’ho presentato alla Mostra di Venezia come un work in progress e infatti non l’ho fatto vedere da nessuna parte, tranne nella manifestazione ‘Venezia a Mosca’. Non ho avuto il tempo di occuparmi della versione finale anche perché sono stata impegnata a teatro con ‘La ciociara’. E’ un film indipendente, autoprodotto, spero di trovare l’interesse di qualche produttore e di poterlo così finire e distribuire. Magari una mano potrebbe darla la Regione Sicilia”.

E per il teatro è in cantiere un progetto denominato ‘Teatri in pietra’ che farà tutto il giro dalla Sicilia al Lazio, e poi ‘Penelope’ per la regia di Emanuela Giordano, dall’omonimo romanzo di Silvana La Spina. “Sto infine scrivendo un testo teatrale sulla cantautrice siciliana Rosa Balestrieri, figura mitica della nostra tradizione popolare”.