Il film su Dante di Pupi Avati è un”grande progetto culturale che meritava venisse fatto” mentre, riguardo al futuro pieno di ombre del cinema “per ora non si può che aspettare”, sottolinea all’ANSA Paolo Del Brocco, AD di Rai Cinema. “In questo momento, finché qualcuno non ci dice esattamente cosa accadrà davvero, non possiamo far altro che aspettare. Non sono contrario in linea di principio che qualche film possa approdare anche su qualche piattaforma, ma la nostra filosofia resta l’esercizio, se muore la sala, secondo me, muore l’esercizio. Insomma vorremmo ripartire da dove ci siamo fermati, ovvero con la distribuzione di Gabriele Muccino (Gli anni più belli) e Giorgio Diritti (Volevo nascondermi)”.
“Felicissimo del progetto su Dante in occasione dei 700 anni dalla morte -aggiunge Del Brocco – anche se mi fa un po’ sorridere che Avati, per cui nutro una profonda stima e ammirazione, lo abbia annunciato ieri a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1 dicendo che ci sono voluti tanti anni. In realtà – sottolinea – almeno per quanto riguarda il film già a maggio dell’anno scorso aveva avuto il nostro assenso e sostegno, come lo stesso regista aveva manifestato in un’intervista a un quotidiano nazionale”.
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025