Dead in a week: l’assassino che non ti aspetti

Tom Wilkinson è un anziano killer gentiluomo nella black comedy di Tom Edmunds presentata a Roma


Un perfetto meccanismo a orologeria è alla base della sceneggiatura di Dead in a Week: Or Your Money Back di Tom Edmunds, noir comedy  presentata alla Festa del Cinema di Roma nella sezione “Tutti ne parlano”.

William (Aneurin Barnard) è un giovane scrittore profondamente insoddisfatto della sua vita che, dopo aver tentato più volte di suicidarsi, decide di ingaggiare Leslie (Tom Wilkinson), killer professionista prossimo alla pensione, per porre fine ai propri tormenti. Con un contratto firmato, William attende di morire entro una settimana ma la sua vita prende improvvisamente una piega inaspettata: trova un editore, si fidanza con la ragazza dei suoi sogni (Freya Mavor), e di conseguenza non ha più voglia di farla finita. Ma per Leslie il contratto non è più rescindibile, anche perché non vuole accettare che la sua carriera sia sul viale del tramonto. William deve quindi sfuggire al killer che lui stesso ha pagato, instaurando una rocambolesca corsa contro il tempo.

Tanto stile british e un pizzico di fratelli Coen per quello chi risulta essere non solo un ottimo esempio di scrittura dove nessun elemento è lasciato a caso e che chiude tutti i discorsi alla fine della fiera, ma anche e soprattutto un commovente affresco umano, retto soprattutto dai grandi interpreti su cui spicca Wilkinson. Non un sicario spietato ma un anziano gentleman e un professionista con un codice etico da rispettare e una moglie amorevole che lo attende a fine serata con un piatto di costolette, per parlargli dei suoi progressi nella gara di ricamo cuscini locale a cui si è iscritta. Paradossalmente, la caccia tra predatore e preda diventa presto una storia di amicizia e di solitudini che si incontrano e si sostengono finché ciascuna non trova sbocco in una risoluzione autonoma.

“L’essenza dell’umorismo nero è il fatto che fa ridere di cose che non dovrebbero affatto suscitare il riso – dice l’esordiente regista britannico – non credo che la black comedy sia una scena drammatica alternata a una scena divertente, ma piuttosto scherzare su qualcosa che non dovrebbe far ridere. L’idea per questa storia e in particolare per il personaggio di Leslie mi è venuta leggendo un articolo di giornale che parlava di un contabile della mafia, latitante per 25 anni, che alla fine era stato trovato in un quartiere periferico di Londra. Intervistando i vicini le frasi ricorrenti erano: “Non avremmo mai immaginato, era una persona così carina, tagliava il prato tutti i giorni”.

Il film esce in sala con Eagle Pictures il 22 novembre, con il titolo tradotto in maniera letterale, Morto in una settimana: o ti ridiamo i soldi.

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26 Ottobre 2018

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