De Seta, retrospettiva al MoMA

NEW YORK. Il Museum of Modern Art di New York celebra Vittorio De Seta, maestro del cinema del reale, con una retrospettiva in programma dal 24 al 30 giugno. Annunciata da oltre un anno, la rassegna presenta per la prima volta negli Stati Uniti anche Diario di un maestro, straordinario esperimento di video-didattica alternativa. Le quattro puntate realizzate in una scuola della periferia romana con l’attore Bruno Cirino nei panni del maestro, sono andate in onda sulla Rai nel 1972 conquistando un pubblico di oltre 15 milioni di spettatori.
Gli altri titoli di punta della rassegna sono Banditi a Orgosolo, lungometraggio girato tra i pastori della Barbagia premiato a Venezia nel 1961, e Un uomo a metà , film contestatissimo sulle nevrosi di un intellettuale interpretato da Jacques Perrin. Completano la retrospettiva dieci documentari tra cui quelli girati negli anni ’50 in Sicilia e Sardegna prima del boom economico che De Seta, citando l’antropologo Ernesto De Martino, chiama “apocalisse culturale”.
Il cineasta classe 1923 sarà a New York e oltre a introdurre diverse pellicole al pubblico del MoMA, parteciperà alla 52/a edizione del Robert Flaherty Film Seminar al Vassar College e il 26 giugno sarà festeggiato all’Istituto Italiano di Cultura che organizza la retrospettiva insieme al MoMa, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, Cinecittà Holding e Rai.

Fin dagli esordi De Seta ha filmato i conflitti tra tradizione e modernità  e la scomparsa delle culture pre-industriali. Da sempre fieramente ai margini del cinema commerciale, ha sperimentato l’uso del colore e della voce fuori campo lasciando spazio a voci e suoni in presa diretta.
Il suo ultimo progetto è Lettere dal Sahara, storia di un migrante africano in viaggio per l’Italia.