E’ la stessa Piera Detassis, presidente e direttrice artistica dell’Accademia David di Donatello, a fare un bilancio in sede di presentazione delle cinquine, di quelli che sono i risultati più interessanti: “Per la prima volta in sessantaquattro edizioni – dice – due donne sono presenti sia nella cinquina del miglior film che in quella della miglior regia. E’ un risultato che indica una nuova strada. Poi abbiamo Guadagnino, per la prima volta in assoluto candidato ai David”.
Infine il caso Mastandrea, candidato in tre diverse categorie, miglior attore, miglior regista e miglior sceneggiatore. Da sottolineare la presenza di grandi autori anche tra i documentari selezionati, da Pappi Corsicato a Nanni Moretti a Wilma Labate. “E naturalmente – prosegue Detassis – mi commuove molto la nomination dello scomparso Ennio Fantastichini, che era anche un grande amico. C’è molto il tema della diversità, anche quella distributiva, che si comincia a evidenziare come elemento importante. C’è il racconto sociale e civile, ci sono grandi autori riconosciuti in Italia ma anche quelli con un percorso all’estero, e ci sono anche delle opere prime assai interessanti che si tradurranno certamente nella nascita di nuovi piccoli maestri”.
Tra gli altri punti rilevanti lo scontro tra Martone e Garrone (13 a 15, ovviamente per Capri-Revolution e Dogman). Le prime domande, alla conferenza stampa che si è svolta in Rai, riguardano soprattutto la presenza di Netflix (in questo caso relativa sia a Sulla mia pelle che a Roma di Cuaron, vincitore del premio per il film straniero), anche in relazione al fatto che negli Usa ormai la piattaforma viene considerata come un autentico studio di produzione: “Questa decisione non cambia lo scenario per noi – spiega Detassis – i due film Netflix presenti ci sono sostanzialmente perché sono usciti anche in sala. Abbiamo calcolato per la candidatura le presenza per sette giorni in cinque città capozona e dal prossimo anno introdurremo la possibilità di partecipare anche per i film evento, purché presenti tre giorni in sala. Tutto si sta modificando e noi ci adeguiamo a quel che dice la legge in merito a finestre e uscita. Valuteremo di caso in caso ma comunque è la presenza in sala a fare premio”.
Altre due novità sono la scelta di far votare per le categorie tecniche gli esponenti di quella stessa categoria “che ha ridotto – spiega la direttrice – della metà le schede bianche su quei voti specifici”, e la presenza di un ‘premio spettatori’ che sarà annunciato più avanti e si baserà non sul voto ma sulle presenze in sala “e che probabilmente – fa notare Detassis – svilupperà anche una linea più leggera votata alla commedia”.
Ottima, comunque, la percentuale di coloro che hanno votato: 1260 su 1570 giurati. L’80% “più uno. Che voleva votare ma è stato escluso perché arrivato in ritardo di un minuto”. E coglie l’occasione per ringraziare i tecnici che lavorano sulla piattaforma di voto. Per quanto riguarda la serata di premiazione, si svolgerà il 27 marzo e andrà in onda sulla Rai, con Carlo Conti come conduttore, come lo scorso anno, che assicura “il 90% sarà basata sulle premiazioni e sull’emozione sprigionata in quei momenti, seguendo precisamente l’ossatura dello scorso anno. Mio compito sarà quello di dare ritmo al tutto”. Durante la serata saranno ricordati Bernardo Bertolucci e Carlo Vanzina, da poco scomparsi.
Il red carpet sarà invece affidato a Livio Beshir, mentre la radio cronaca su Radio 2 sarà a cura di Matteo Bordone e Melissa Greta Marchetto. Anche Rai Movie farà la sua parte, programmando vari film legati al David e già domani, in seconda serata, il vincitore del David per il miglior cortometraggio di quest’anno, che è Frontiera di Alessandro Di Gregorio. Il regista, in linea con quanto annunciato da Roberto Saviano in occasione della vittoria berlinese per la sceneggiatura de La paranza dei bambini, ha voluto commentare che “le frontiere sono solo linee immaginarie tracciate su una carta geografica dagli uomini, anche se qualcuno vuole renderle reali erigendo muri o chiudendo porti. Ma le frontiere più pericolose, che vanno abbattute, sono quelle mentali che stanno tentando di mettere tra gli uomini. Non esiste un problema immigrazione, esiste solo un problema umanitario che riguarda un numero sempre crescente di persone che muore in mare cercando di attraversare una frontiera immaginaria”.
Una serie di eventi celebrano la nuova collaborazione fra l’Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello e Italian Cinema CUNY alla City University of New York. Primo appuntamento giovedì 31 ottobre con i costumisti Milena Canonero, Carlo Poggioli, Ann Roth e Donna Zakowska
Dall’11 al 14 giugno torna l’evento David di Donatello – Le Notti d'Oro, la manifestazione che presenta al grande pubblico i cortometraggi più premiati dalle maggiori Accademie di cinema internazionali, in collaborazione con l'Académie des César e l'UNESCO
La presidenza e il consiglio direttivo dell'Accademia del Cinema Italiano si "congratulano con la Rai per il grande lavoro di squadra e per i risultati ottenuti in occasione della cerimonia di premiazione dei David di Donatello 2019 trasmessa in diretta su Rai1 sottolineando però che la scelta annunciata di chiudere Rai Movie "non è coerente all'impegno sul fronte del cinema da parte della Rai"
Così l'ad Paolo Del Brocco: "Con molti degli autori dei film premiati, con Matteo Garrone, Mario Martone, Alice Rohrwacher, Valeria Golino, Nanni Moretti, Gabriele Muccino, e con i produttori indipendenti condividiamo una visione di cinema che poggia le basi sulla qualità e sull'originalità delle storie"