Dai dati dell’annuario SIAE emerge un dato disastroso ma ormai noto per il cinema italiano: il crollo delle presenze nelle sale, e quindi degli incassi. Lo spettacolo in generale è ancora lontano dai numeri pre Covid: con -72% gli spettatori e -78% di spesa (rispetto al 2019). Segnali di ripresa si registrano nei primi mesi del 2022.
In coda all’analisi del triennio 2019-2021 la SIAE, anticipando i dati del primo semestre 2022 all’Ansa, la Siae ha sottolineato come una leggera ripresa sia in atto, ma la distanza rispetto al 2019 rimane siderale. Nei primi 6 mesi del 2022, infatti, sono stati venduti 21,5 milioni di biglietti, a fronte del 51,4 nello stesso periodo del 2019.
A livello generale (considerando quindi anche teatro, concerti, sport, etc.) nel 2021 il numero degli spettatori, rispetto al 2019, è calato da 306 milioni a 84. Verticale, di conseguenza, anche il crollo al botteghino: dai 2,7 miliardi di euro incassati nel 2019, si è passati agli 870 milioni nel 2021. Ma il cinema – che nei primi sei mesi del 2022 ha venduto solo 21,5 milioni di biglietti a fronte dei 51,4 milioni del 2019 – resta comunque un settore trainante: a livello di spesa, sul totale di 870 milioni di euro, assorbe la quota più alta, con il 20,4 % (corrispondente a 177 milioni di spesa), seguito dallo sport con il 20,2 % (176 milioni), dai parchi da divertimento con il 19,3 % (168 milioni), dal teatro e lirica con il 14% (122 milioni), dai concerti con 11,6 % (101 milioni), dalle mostre e fiere con il 7,5 % (66 milioni), dal ballo con il 5,1 % (44 milioni), dallo spettacolo viaggiante con l’1,7 % (15 milioni) e infine dalle manifestazioni all’aperto con 0,3 % (2 milioni).
A fronte di un’offerta di spettacoli cresciuta del 26%, gli spettatori nelle sale sono aumentati solo del 4,5%.
Per ripartire, hanno dichiarato congiuntamente il presidente onorario della SIAE Mogol e il direttore generale Gaetano Blandini, serve “una visione sistemica e un’idea di sviluppo condivisa per attivare una vera ripartenza”. Ma anche un’attenzione particolare “ai lavori creativi e alle loro esigenze”.
Ma perché questa ripresa (molto timida nel cinema, meno in altri settori come la musica dal vivo) si concretizzi davvero, sostiene il DG Siae, lo Stato dovrà continuare a erogare sostegni, ma non attraverso provvedimenti a pioggia. “Quello che servirà – ha dichiarato Blandini – sono interventi mirati e diversi da settore a settore, perché la ripartenza si accompagni ad innovazione tecnologica e sicurezza”.
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