Dardenne: omaggio a Rossellini

Seconda Palma d’Oro per Jean-Pierre e Luc Dardenne che con L’Enfant, storia di Bruno (Jeremy Réniér) e Sonia (Déborah Francois), una coppia di sbandati d’improvviso impegnati per la nascita del loro bambino. Il padre decide di vendere il neonato, causando la malattia della sua compagna: dovrà così recuperare il figlio, la sua paternità e l’amore della sua donna, attraverso un percorso difficile di redenzione e maturità. I Dardenne hanno sottolineato che per loro “il neorealismo italiano continua ad essere una grande lezione di cinema, soprattutto se pensiamo a Rossellini che nel 1945 è andato a girare un film a Berlino, distrutta dalla guerra e senza Germania anno zero non avremmo quelle scene di tragico realismo. Anche noi giriamo in luoghi reali, dove ambientiamo le nostre storie”. Doppio premio (migliore attore e sceneggiatura) per Tommy Lee Jones, che ha diretto, interpretato e scritto con Guillermo Arriaga Three Burials of Melquiades Estrada. Lee Jones ha detto di aver trovato a Cannes un “pubblico di grande qualità nel festival più prestigioso del mondo. La funzione dei festival è anche quella di far conoscere nuove culture, in questo caso di frontiera, tra Texas e Messico, in un film che non è semplicemente un western contemporaneo, ma un viaggio tra frontiere culturali, alla ricerca di un pentimento totale del protagonista, assassino per sbaglio e per stupidità”. Hanna Laslo – migliore interpretazione femminile in Free Zone di Gitai – spera che il suo film e la sua vittoria “siano un segno di speranza per poter risolvere con il dialogo la questione tra israeliani e palestinesi, magari proprio grazie a forti e carismatiche figure femminili”. Forte delusione, invece, per Michael Haneke, visto che il suo Caché era, fin dall’inizio, dato per il vincitore della 58/a edizione del Festival di Cannes e invece ha ricevuto solo il premio della regia. Ora, Haneke si consolerà preparando il Don Giovanni all’Opéra di Parigi. Grande emozione, infine, per il cinese Wang Xiaoshuai, che, con Shanghai Dreams, storia degli anni sessanta sulla condizione delle famiglie cinesi invitate ad abbandonare le città per popolare le campagne, ha vinto il premio della Giuria nel giorno del suo compleanno e nel centenario della Cina.