Lancia un grido d’allarme per la drammatica situazione delle sale la conferenza stampa di Piemonte Factory, Film LabContest destinato a filmmaker under 30 che porterà allo sviluppo di cortometraggi che saranno presentati al 39° Torino Film Festival. E’ il presidente di Anec Piemonte Arrigo Tomelleri a sintetizzare la condizione degli esercenti: “In Regione ci sono 140 aziende quasi tutte a conduzione familiare in centri medio-piccoli. Dopo 14 mesi di chiusura, molte stanno per gettare la spugna. Mi piacerebbe avere tanti giovani che si propongono come esercenti perché il cinema in sala non è morto”. Un concetto ribadito dal documentario Manuale di storie dei cinema di Stefano D’Antuono e Bruno Ugioli, prodotto dalla Rossofuoco di Davide Ferrario e nato proprio da un corto presentato in passato a Torino Factory, tre minuti visti stamattina in conferenza stampa che ben riassumono la parabola della sala, dai Lumière alla crisi contemporanea.
E saranno proprio le sale piemontesi a ospitare i corti realizzati da giovani filmmaker sotto la direzione artistica di Daniele Gaglianone che sceglierà anche gli otto tutor incaricati di seguire i progetti finalisti nella fase di attuazione. Forte il sostegno delle realtà istituzionali: il concorso è infatti promosso da Regione Piemonte, Film Commission Torino Piemonte, Museo Nazionale del Cinema – Torino Film Festival, AGIS-ANEC, in collaborazione con i Comuni capoluogo delle 8 province regionali.
“Dopo 3 anni di rodaggio torinese con Torino Factory pensiamo sia giunto il momento di allargare all’intero Piemonte un progetto che mette insieme la ricerca di nuovi talenti, la professionalità delle consolidate maestranze locali e la valorizzazione dei nostri territori”, afferma Alessandro Gaido, presidente dell’Associazione Piemonte Movie e curatore del progetto. “Piemonte Factory ha l’obiettivo di scoprire nuovi talenti del cinema locale e dare l’opportunità a otto di loro di affacciarsi alla vetrina internazionale del Torino Film Festival. Valutare il tutor da affiancare ad ogni regista e alla sua troupe, solo dopo aver selezionato le 8 opere finaliste, permette di migliorare i punti deboli dei film con i suggerimenti di professionisti scelti ad hoc. Lo sviluppo negli 8 capoluoghi di provincia darà l’opportunità a questa squadra primavera di valorizzare le bellissime location del Piemonte. Tutti elementi che fanno di PF un vivaio dal quale si potrà attingere nei prossimi anni per potenziare e far sviluppare il sistema cinema regionale”.
Per Paolo Manera, direttore di Film Commission Torino Piemonte: “PF rappresenta una naturale evoluzione delle varie collaborazioni attivate negli anni con Piemonte Movie che, con questo nuovo progetto, diventa laboratorio creativo capace di coinvolgere tutte le province. Proprio per questo riteniamo fondamentale fornire il nostro apporto, in linea con gli obiettivi di espansione della nostra attività su cui da tempo lavoriamo in sinergia con la Regione Piemonte con la creazione di una vera rete regionale alla quale hanno ad oggi aderito già 31 Comuni”.
“Oggi più che mai i giovani talenti del cinema italiano, capaci di accogliere la sfida delle nuove tecnologie e di intercettare il pubblico del futuro, hanno bisogno del sostegno delle istituzioni – afferma Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema – Il Piemonte si distingue, da oltre due decenni, per la sua efficace rete di fondazioni e associazioni che dedicano al cinema impegno ed energie che le altre Regioni ci invidiano e che sono state considerate un esempio di eccellenza sia a livello nazionale che internazionale. Per questa ragione, il Museo Nazionale del Cinema – grazie al Torino Film Festival e al TorinoFilmLab – ha accettato di partecipare, insieme a Film Commission Torino Piemonte, al progetto”. Per Stefano Francia di Celle, direttore del Torino Film Festival, è auspicabile che “a novembre prossimo si possano portare nelle sale del festival, in presenza, i vincitori del concorso”.
Il progetto si articolerà in 3 fasi e prenderà il via con il contest (Fase 1) per raccogliere i prodotti della nuova generazione di giovani cineasti che fino al 7 giugno potranno candidarsi presentando un’opera a tema libero della durata massima di 3 minuti, ambientata per almeno l’80% sul territorio piemontese. L’iscrizione è gratuita (info e bando su www.piemontemovie.com) e verranno selezionati 8 video/troupe, una per ognuna delle otto province del Piemonte.
A seguire i selezionati prenderanno la loro ‘residenza artistica’ nei capoluoghi provinciali e saranno messi alla prova direttamente sul campo, nella produzione (Fase 2) di 8 cortometraggi della durata di 10′ ciascuno, seguiti da professionisti del cinema regionale appositamente scelti in base alle esigenze delle troupe. Il percorso si concluderà nel novembre 2021 con la presentazione (Fase 3) dei corti prodotti in una sezione dedicata all’interno del 39° Torino Film Festival e con la premiazione del vincitore del Premio Piemonte Factory Miglior Cortometraggio (€ 2.500), scelto da una giuria ad hoc. È inoltre previsto, nei mesi a seguire, un tour nelle residenze cinematografiche che hanno ospitato le troupe per assegnare il Premio del pubblico (€ 500) e nei Comuni che fanno parte della rete di Presìdi Cinematografici di Piemonte Movie.
I dati dell’edizione 2021 contano 32.900 presenze (48.628 visioni online nel 2020; 61.000 presenze nel 2019), 1.678 accreditati stampa e professionali/industry (1.128 nel 2020; 2.090 nel 2019), 21.663 biglietti venduti (18.402 nel 2020; 26.165 nel 2019) e 106.116 euro di incasso (103.083 euro nel 2020; 234.000 euro nel 2019)
In questa intervista con Cineuropa, il regista turco vincitore del 39° Festival di Torino racconta come ha lavorato a Between two Dawns, in cui affronta un incidente sul lavoro e le sue conseguenze morali e giuridiche nell'arco di 24 ore
La cerimonia di chiusura della 39ma edizione del Torino Film Festival. Miglior Film il turco Between two Dawns, doppietta per la produzione USA/Spagna di Amalia Ulman, anche Premio FIPRESCI. Quattro i riconoscimenti per opere italiane
I premi collaterali del 39° Torino Film Festival. Il Premio Rai Cinema Channel va al cortometraggio La notte brucia di Angelica Gallo. Premio Achille Valdata a La Traversée di Florence Miailhe