Damilano presidente del Museo del cinema di Torino

Paolo Damilano, presidente di Film Commission Torino Piemonte è stato designato dalla Regione Piemonte a ricoprire il ruolo di presidente del Museo nazionale del Cinema in sostituzione di Ugo Nespolo, dimessosi nelle scorse settimane. Ad annunciarlo l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Antonella Parigi. “Nell’ambito di una razionalizzazione delle risorse e della valorizzazione dei rispettivi know how con l’obiettivo di creare un sistema cinema – ha spiegato Parigi – la Regione ha deciso di nominare suo consigliere nel cda della Fondazione del museo Paolo Damilano con l’indicazione di nominarlo alla presidenza. E’ una decisione presa di concerto con tutti gli altri soci della Fondazione”. “Il progetto è quello di costruire un piano di fattibilità per l’integrazione tra Film Commission e Museo del cinema”, ha aggiunto sottolineando che anche l’eventuale nomina di un direttore amministrativo del museo rientrerà nelle valutazioni del neo presidente. La riunione dell’assemblea dei soci è prevista per la prossima settimana.

“Con la nomina di Paolo Damilano, fortemente voluta dalla Regione Piemonte, quello che a Torino chiamiamo da tempo il ‘sistema cinema’ avrà un’ulteriore spinta”. Il direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino, Alberto Barbera, commenta così la scelta. “La managerialità e le intuizioni imprenditoriali di Damilano saranno di grande aiuto per l’ulteriore sviluppo e l’internazionalizzazione delle nostre attività”, aggiunge Barbera. L’Assemblea dei soci del museo, tra cui figurano anche il Comune di Torino e la Compagnia di San Paolo, si riunirà la prossima settimana per ratificare la nomina, che comunque è già stata condivisa. “L’integrazione tra Museo del Cinema e Film Commission Torino Piemonte rappresenta una grossa opportunità di sviluppo per due enti già in ottima salute”, – sottolinea Damilano, imprenditore torinese attivo nel campo dell’enogastronomia e della ristorazione. “Fare rete ci permetterà di intercettare meglio gli investitori privati – aggiunge – e di portare avanti nuovi progetti internazionali”.