La bella e le bestie della pluripremiata regista Kaouther Ben Hania, in sala a febbraio 2018 con Kitchen Film, racconta la questione delle donne nel mondo arabo, e non solo, svelando l’omertà e la corruzione delle strutture pubbliche attraverso la storia di una giovane e bella studentessa che dovrà combattere per i propri diritti e la sua dignità. Al suo terzo lungometraggio, la regista tunisina ha realizzato un dramma di denuncia dall’impianto teatrale e dalla forza dirompente, strutturato in una successione di nove piani sequenza. La bella e le bestie – che a debuttato a Cannes in Un Certain Regard – si ispira ad una storia realmente accaduta. Una storia tra le tante, insabbiate e taciute che non hanno mai trovato giustizia. Uno script ricco di dettagli rivelatori esplora le difficoltà della vita di Mariam, una ragazza che, seppure cresciuta in una famiglia conservatrice, crede nella Tunisia dell’Islam democratico. Pensa che sia possibile per una ventunenne nubile trascorrere una serata allegra a ballare con le amiche, ma scoprirà che non è così…
Protagonista del film è Mariam Al Ferjani, cittadina tunisina, diplomata alla scuola Visconti di Milano, città dove lavorava con contratto regolare a tempo indeterminato come interprete, che ad un certo punto è stata convocata al posto di Polizia di Frontiera a Malpensa ed invitata a lasciare il territorio italiano entro 15 giorni o fare ricorso al TAR, perché lo Stato italiano non ha riconosciuto né il suo titolo di studio né il contratto di lavoro.
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025