All’indomani della chiusura del Festival di Cannes, I Wonder Pictures annuncia le nuove acquisizioni per la stagione 2016/2017: tre film di finzione e due documentari. Si riconferma Glory, il nuovo film della celebrata coppia di registi Kristina Grozeva e Petar Valchanov, autori di The Lesson – Scuola di cinema. Il film sarà presentato in anteprima italiana a Biografilm Festival | International Celebration of Lives (Bologna 10-20 giugno 2016) e poi distribuito in sala da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection. Presentato a Cannes nella sezione Un Certain Regard e in uscita nelle sale italiane il prossimo autunno, The Student, diretto dal regista russo Kirill Serebrennikov, è un film che ha suscitato forti discussioni tra gli addetti ai lavori. Molto amato dalla critica, a Cannes ha vinto il premio François Chalais dedicato ai film che meglio hanno saputo esprimere i valori dell’affermazione della vita (lo stesso premio era stato assegnato l’anno precedente a Son of Saul e quello prima ancora a Timbuktu).
Sempre dall’est Europa arriva in Italia per I Wonder il nuovo film di Michal Marczak, All These Sleepless Nights, fiction “sulla strada” di Varsavia, delle notti insonni di due giovani studenti dell’Accademia delle Belle Arti. Tra i film documentari, I Wonder Pictures annuncia inoltre l’acquisizione della nuova intensissima opera del regista premio Oscar Alex Gibney, Zero Days, apprezzatissimo allo scorso festival di Berlino, dove concorreva all’Orso d’Oro. A partire da Stuxnet, il primo virus creato con precisi scopi bellici, Gibney racconta l’ora zero della cyberwar, in cui il conflitto si sposta dal campo di battaglia all’anarchia virtuale di Internet e le armi non sparano più piombo, ma righe di codice. Anche Zero Days sarà presentato in anteprima italiana a Biografilm Festival 2016.
Appuntamento infine anche con i mostri più famosi del cinema in Creature Designers – The Frankestein Complex, un viaggio da brividi nella storia degli effetti speciali attraverso i racconti dei registi e dei tecnici che hanno fatto la storia del cinema fantastico contemporaneo, da Guillermo del Toro a John Landis, da Joe Dante a Kevin Smith, per scoprire insieme come sono nate creature entrate di diritto nell’immaginario collettivo contemporaneo come i Gremlins, i cyborg di Terminator, King Kong e i dinosauri di Jurassic Park.
Il regista racconterà la storia d'amore tra l'attrice Anne Wiazemsky e Jean Luc Godard da lei conosciuto sul set de La cinese per poi diventare moglie e interprete dei suoi film
Alla fine Valeria Golino lo dice chiaramente. "C'è stata unanimità? Quasi". E aggiunge: "Ci sono state lunghe discussioni, ma nessuna decisione è stata presa coi musi", e definisce l'esperienza appena conclusa "faticosa e memorabile". A caldo è abbastanza evidente che la giuria di George Miller ha dovuto fare un bel po' di compromessi. Due particolari rivelatori. Il doppio premio a The Salesman, il bel film di Asghar Farhadi che forse avrebbe meritato la Palma d'oro, e il premio per la regia ex aequo. I premi
E’ Ken Loach con I, Daniel Blake il re del palmarès di Cannes 2016. Seconda Palma a dieci anni di distanza per il regista britannico, che aveva già conquistato il premio con Il vento che accarezza l'erba. “Cercate di restare forti, per favore. Ci sono persone che faticano a trovare il cibo nel quinto paese più ricco del mondo – ha detto il regista alla premiazione – il cinema serva anche a dare speranza. Un altro mondo è possibile e necessario”. Fanno colore le copiose lacrime di Xavier Dolan e l'esuberanza di Houda Benyamina, vincitrice della Camera d'or. I premi
Al regista britannico la seconda Palma d'oro, dopo quella vinta per Il vento che accarezza l'erba. Miglior attrice Jaclyn Jose per Ma' Rosa di Brillante Mendoza e Miglior Attore Shahab Hosseini per The Salesman di Asghar Farhadi, che vince anche il premio per la miglior sceneggiatura. Miglior Regia ex aequo a Cristian Mungiu e Olivier Assayas. A Xavier Dolan il Grand Prix per Juste la fin du monde