CORRADO GUZZANTI


Fascisti su Marte, la fortunata serie inventata da Corrado Guzzanti nella trasmissione televisiva di Raitre Il caso Scafroglia, sta diventando un film prodotto da Fandango. Lontano dalle tensioni del Festival, Corrado Guzzanti e compagni sono sbarcati al Lido e hanno spiegato i motivi di questo passaggio che prevede anche un colpo di scena finale rappresentato dalla comparsa sul pianeta rosso di un gruppo di amazzoni. Per chi fosse rimasto indietro, Fascisti su Marte è la storia di un manipolo di “eroi” che conquistarono Marte, il pianeta bolscevico. Protagonisti di questa conquista tornata alla memoria dopo il recupero di vecchi cinegiornali sono: il gerarca Barbagli (Guzzanti), Santodio (Andrea Blarzino), Freghieri (Marco Marzocca), Pini (Lillo Petrolo), Fecchia (Andrea Purgatori) e il balilla Bruno Caorso (Andrea Salerno).

Come mai questo passaggio dalla tv al cinema?
L’idea di partenza di Fascisti su Marte era fare satira sul revisionismo storico. Ho studiato per anni i vecchi cinegiornali fascisti e ho letto molti discorsi di Mussolini. Oggi con i materiali dell’Istituto Luce e i siti internet è possibile fare un’analisi accurata del linguaggio di quell’epoca. Ora il mio problema è che frequentando i siti di fascisti nostalgici, ricevo messaggi di vario tipo che cominciano così: caro camerata… La cosa mi fa un po’ paura. Terminato il Caso Scafroglia, molti spettatori hanno cominciato a spedire lettere e mail per sapere come finiva la storia dei Fascisti su Marte. Così, ho sentito l’esigenza di ampliare il racconto pensando ad un film vero e proprio.

Quindi il prossimo anno ti vedremo in sala?
E’ ancora presto per dirlo, stiamo finendo di girare, poi dobbiamo selezionare il materiale fino a portarlo ad una durata di 80 minuti circa. Quello che abbiamo presentato alla Mostra è un work in progress di 45 minuti. Saremmo contenti se il destino di Fascisti su Marte fosse la sala cinematografica, questo è per lo meno il nostro obiettivo. Di certo, sarà difficile vedermi in televisione: mancano spazi adeguati e poi in questo periodo vengono privilegiati programmi satirici d’intrattenimento o cabarettistici.

Oltre a questo progetto, hai in cantiere un altro film?
Ah, ecco cosa dovevo fare: pagare il bollo della macchina e fare un film. Mi ricordavo di un impegno ma non sapevo più quale fosse. In realtà, sto scrivendo una sceneggiatura che però ha raggiunto dimensioni mostruose. Purtroppo se qualcuno mi dà tutto il tempo che voglio finisco per incartarmi. Meglio la televisione, lavori con l’acqua alla gola e sei costretto in cinque minuti a fare tutto.

06 Settembre 2003

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