“Parasite muove le menti del mondo con una storia profondamente coreana”, ha twittato il presidente della Corea del Sud Moon Jae-in. E ha proseguito: “Un film divertente e triste allo stesso tempo con un messaggio sociale nuovo e importante. E che fa riflettere. Il governo coreano è impegnato a creare un ambiente adatto affinché i cineasti possano esprimere liberamente e senza preoccupazioni la propria immaginazione”.
Grande gioia sui social media che straripano di celebrazioni per la vittoria di Bong Joon Ho. Nel ricevere l’Oscar per la sceneggiatura insieme al coautore Han Jin-won, il cinquantenne Bong ha osservato che “scrivere è un lavoro solitario e non si può in tal modo rappresentare un intero paese, ma è pur vero che questo è il primo Oscar della Corea del Sud”.
Bong è stato anche il primo a vincere nella categoria Best Film con una pellicola non in lingua inglese e il secondo asiatico a vincere il premio come miglior regista dopo il taiwanese Ang Lee che ha portato a casa due statuette.
In Corea la cerimonia è iniziata alle 9 del mattino ed è stata seguita da milioni di persone. #Parasite e #DirectorBongJoonho dominano su Twitter Dichiarazioni anche da parte dei vari partiti politici, il governativo Minjoo Party e l’opposizione con il New Conservative Party, come pure il Party for Democracy and Peace.
Il distributore locale del film ha annunciato una proiezione speciale il 18 febbraio.
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