“Non chiamatela Masterclass, il cinema è troppo giovane per avere maestri: questa è una conversazione tra studenti, da studente a studente e il miglior insegnante è proprio lo studente”. Così Francis Ford Coppola dopo una standing ovation che ha riempito la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone per la pre-apertura della 23esima edizione di Alice nella città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, diretta da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, in programma dal 16 al 27 ottobre.
Nel corso dell’incontro Coppola si rivolge agli oltre 200 studenti di cinema in sala e arriva addirittura a chiamarli sul palco improvvisando con loro un divertente siparietto: un gioco che resterà nella loro memoria come una vera lezione di cinema. Coppola chiede loro anche se parlano inglese, se hanno visto il suo ultimo film, azzera le distanze con il suo giovane pubblico e con franchezza ripercorre i suoi esordi, come dal teatro ha deciso di passare alla regia del cinema, folgorato da un film di Ejzenstejn scoperto in una piccola sala.
“Sono stato fortunato perché sono riuscito a fare film come Il Padrino (‘Ho catturato un fulmine e l’ho messo dentro un barattolo’ dice a proposito ), Apocalypse Now o ancora Un sogno lungo un giorno, poi – prosegue – un giorno mi sono chiesto quale fosse il mio stile e ho capito che sono stati proprio i film a dirmi come dovevo farli”.
Coppola parla poi della recitazione e della scrittura, che sono quasi “una sorta di formula dell’acqua” del cinema e sottolinea come “i grandi registi vengono proprio dalla recitazione”, spiegando che “i registi sono solo degli allenatori e che è dagli attori che viene fuori il lavoro”. Coppola risponde a tutte le domande, alle curiosità con passione e interesse, perché “la cosa più importante è che voi otteniate le risposte alle vostre domande”, sottolinea.
Al termine dell’incontro, organizzato da Alice nella città in collaborazione con la Festa del Cinema e moderato dallo scrittore e critico cinematografico Emiliano Morreale, Matt Dillon, che ha assistito all’incontro in sala insieme al pubblico, è salito sul palco per consegnare una sorpresa che i ragazzi di Alice nella città hanno voluto riservare a Coppola: un premio per ringraziarlo della sua generosità e della sua presenza. Il secondo premio dopo la Lupa Capitolina consegnatagli in Campidoglio dal sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri.
Nella foto con Matt Dillon credits Azzurra Primavera
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