Rispetto invece alla media del periodo 2017-2019 si tratta più in generale di un calo del 16,3% degli incassi e del 23,2% delle presenze.
Sono i dati essenziali riferiti durante l’incontro organizzato da Cinetel ‘Il cinema in sala nel 2023. I dati del box office’.
Apre l’incontro il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni: “Sono fiera dei positivi risultati raggiunti nel 2023, merito anche delle strategie che al MiC abbiamo messo in atto per lo sviluppo del settore. Grazie al prezioso contributo di tutti gli operatori della filiera del cinema e dell’audiovisivo siamo riusciti a recuperare gran parte di quanto perso dalle sale a causa della pandemia. Il percorso è ancora da completare, ma sono fiduciosa che nel prossimo futuro potremo conquistare nuovi e più ambiziosi obiettivi”.
Il lavoro del MiC per le sale prosegue con interventi e strumenti che testimoniano una visione di lungo periodo e che sono il frutto di una progettualità strutturata. Diverse le linee di intervento su cui anche per il 2024 si articolerà la nostra azione. E a proposito del sostegno del MiC, da oggi aperta la finestra per inoltrare richiesta di tax credit investimenti – misura per complessivi 25 milioni di euro – per le sale cinematografiche”.
Dice Francesco Rutelli, presidente di ANICA: “Se c’è un dibattito incessante sul cinema in Italia, anche critico, incessante o polemico, è perché qui si fa un lavoro di prim’ordine con tutte le informazioni trasparenti e alla portata di tutti. E’ un invito che porta gli operatori a lavorare bene. Dopo un periodo difficile, con la pandemia, come ANICA siamo legati a una visione di sistema con una filiera integrata che offra buoni posti di lavoro. In Italia ci sono molti problemi economici, sociali, di reddito, ma il cinema e l’audiovisivo, fatemi sottolineare, danno buoni posti di lavoro. I due contratti che abbiamo chiuso nelle ultime settimane su doppiaggio, attori e interpreti danno un segno positivo che sfida chi crea e i nostri produttori. Non abbiamo avuto i molti mesi di stop che ha avuto l’Hollywood proprio perché c’è stato dialogo, costruzione e impegno comune. Servono certezza nelle regole, rapidità, costanza e innovazione, elementi cruciali per un’industria che deve continuare a crescere”.
Prosegue Mario Lorini, presidente di ANEC: “Possiamo farci tutti un complimento, la gente ha ritrovato la voglia di vivere un’esperienza insieme in sala. Non tutto è rose e fiori ma avevamo deciso di vincere una sfida. L’anno scorso sapevamo che ci attendeva un grande lavoro e che avremmo dovuto combattere, ma la squadra è rimasta unita. Oggi nessuno ci può negare il successo, il risultato dà una grandissima fiducia, anche nel confronto con altri paesi. Ci sono differenze che dovremo studiare. La qualità sta anche nello spettacolo, e nelle visioni di Wenders, Miyazaki e Cortellesi. Ci sono i fondi, e finalmente si è capito che nella divisione del fondo cinema la sala non è solo un abbellimento per l’esercente ma uno strumento importante per tutti, produttori e distributori compresi”.
Dichiara Massimo Proietti, Vice Presidente Unione Editori e Distributori Cinematografici ANICA: “Un anno fa, sempre in sede di presentazione dati, avevamo di fronte un anno e molte domande in testa. Quello che posso dire io è che le risposte arrivate dal mercato e dal pubblico sono state più positive di ogni rosea aspettativa che potessimo avere. Cito alcuni elementi per me cruciali. L’estate è una sfida aperta, abbiamo avuto dati straordinari ma non è una faccenda chiusa, ci torneremo a lavorare. Vi ricordo le iniziative di ‘Cinema in Festa’, fissate a giugno e settembre, elementi cruciali per l’industria. Sottolineo anche il lavoro fatto con le scuole. Non generano numeri straordinari ma l’impegno che ci è stato messo – e quest’anno avevamo anche dei film giusti – è cruciale perché forma il pubblico del futuro”.
Luigi Lonigro, Presidente dell’Unione Editori e Distributori Cinematografici ANICA, aggiunge: “Il 2023 ha riaffermato la vitalità del nostro mercato e lo straordinario successo del bellissimo film di Paola Cortellesi è la conferma di come il pubblico italiano sia pronto ad affollare le sale soprattutto per prodotti sfidanti e innovativi. Il 2023 è stato anche l’anno del ritorno in massa delle scuole al cinema. Non sono numeri che cambiano la storia del mercato ma sono importanti indicatori di un pubblico cinematografico che si forma e si rinnova .
L’importante recupero in percentuale rispetto ai territori europei più performanti, confermati dai risultati dei blockbuster americani in uscita nel periodo estivo, ci ha consentito di appaiare per presenze e superare per incassi la Spagna, che fino allo scorso anno ci precedeva con largo distacco.
La produzione italiana è tornata al centro dell’industria con una quota di mercato, prossima al 25%, che speriamo verrà confermata e superata nel prossimo anno”.
Nel complesso il periodo, nel suo primo anno di ritorno alla normalità post-pandemica, ha registrato un recupero di più di trenta punti in percentuale, rispetto alla media del 2017-2019: al 31 dicembre 2022 la differenza negativa era del 48,2% degli incassi e del 51,6% delle presenze.
In crescita la quota del box office di produzione italiana °(incluse le co-produzioni) che nel 2023 ha registrato una percentuale pari al 24,3% degli incassi e al 25,9% delle presenze corrispondenti a un incasso di 120.6 milioni di euro (+100% sul 2022) e a 18.2 milioni di presenze (+93,9%). Si tratta di una quota superiore a quella del 2022 (19,7% degli incassi, 21,2% delle presenze), alla media del periodo 2017-2019 (20,6% degli incassi e 21% delle presenze) e vicina a quella del decennio 2010-2019 (26,2% incassi, 27,1% presenze).
E’ invece rispettivamente del 55,2% e del 53,6% la quota di incassi e presenze del cinema statunitense per un totale di 273.5 milioni di euro (+52,6% rispetto al 2022) e 37.8 milioni di presenze (+52,5%). Si tratta in questo caso di un dato in % inferiore sia al 2022 (58,5% degli incassi, 56,1% delle presenze) che alla media del periodo 2017-2019 che registrava il 62,6% degli incassi e il 61,8% delle presenze del totale mercato.
15 i titoli in formato 3D e 21 quelli in IMAX.
Nei confronti degli altri paesi nel 2023 l’Italia, con la finale di un -16,3% di incassi rispetto alla media 2017-19 c’è stato un buon recupero.
736 i nuovi titoli di prima programmazione, di cui 356 di produzione o co-produzione, ovviamente con protagonisti assoluti il Barbenheimer e Paola Cortellesi con C’è ancora domani.
A seguire Super Mario, Avatar 2, La sirenetta, Fast X, Guardiani della Galassia vol. 3, Wonka e Assassino a Venezia.
Se invece stiamo all’Italia, Cortellesi ancora in testa seguita de Me contro Te – Missione Giungla, Tre di troppo, Santocielo, ancora i Me contro Te con Vacanze in Transilvania, Io Capitano, Il sol dell’avvenire, Le otto montagne, Comandante.
Il progetto CineExpert offre invece i profili di chi va al cinema. 48% sono donne, 52% uomini, ma il pubblico è tendenzialmente giovane, per quanto le fasce più adulte segnino incrementi importanti. Il 44% sono spettatori regolari, il 20% frequenti e il 36% casuali. Va calcolato ovviamente che due dei grandi successi dell’anno, Cortellesi e Barbie, sono di specifico richiamo per il pubblico femminile.
Simone Gialdini, Presidente CINETEL afferma che il 2023 è stato “un anno positivo che ha evidenziato la capacità della filiera, dell’industria cinematografica italiana, unitamente alle azioni della politica, a reagire alle sfide con il comune obiettivo di riportare il mercato a livelli prepandemici. Cinetel ha aumentato le attività volte a supportare l’analisi, la condivisione più ampia dei numeri del mercato, che con cadenza quotidiana consentono a ogni impresa del settore di monitorare l’andamento e orientare al meglio le nuove strategie. L’implementazione con CinExpert che consente la profilazione del pubblico che frequenta le sale ci fa fare un salto in avanti nelle informazioni a disposizione e i risultati che posizionano l’Italia con una crescita due volte superiore ad altri Paesi limitrofi, certificano la forza della nostra società nel supporto alle strategie industriali e politiche.”
Infine chiude Davide Novelli, Amministratore Delegato CINETEL “Il pubblico cinematografico ha dimostrato nel 2023 di essere ancora legato alla sala come luogo di aggregazione e di fruizione di un film, ma richiede una qualità diversa al prodotto e alle strutture cinematografiche. Non è facile comprendere e intercettare questa trasformazione che coinvolge tutti i protagonisti della filiera: dagli autori ai produttori dei film, a cui viene chiesto un alto grado di originalità, ai distributori e agli esercenti, che devono legarsi a nuove modalità di promozione e di programmazione. Cinetel sta accompagnando questa transizione con strumenti nuovi ed un profondo allargamento della base di utenti, e siamo orgogliosi di essere diventati un luogo in cui la filiera cinematografica si unisce e collabora, a partire dai suoi soci fondatori, Anica e Anec, e ai distributori ed esercenti che rappresentano, per includere poi tutte le istituzioni che lavorano al successo della nostra industria: dal Mic a Cinecittà, dalla Fapav a MPA a Audimovie. Un esempio di collaborazione industriale di cui siamo orgogliosi e che continueremo a far crescere nei prossimi anni”.
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