Anticorruzione, formazione, trasparenza integrate nel mondo dell’oggi sono i temi della Settimana della Legalità e della Trasparenza, iniziativa lanciata da Cinecittà che ha il suo start nella giornata del 16 novembre 2021, per una diffusione all’interno dell’azienda dei temi e degli elementi che formano la cultura della Legalità.
I saluti di apertura spettano a Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà. “Sono onorata di aprire i lavori per un tema che mi è molto caro. Quelli della legalità e della trasparenza sono valori fondanti che ispirano tutta l’attività che Cinecittà intraprende. La legalità – ha spiegato Sbarigia – non è un ‘dono di natura’ di cui si dispone per talento bensì una somma algebrica, il risultato di un lavoro costante che viene preparato, diffuso e svolto da tutte le persone coinvolte in qualsiasi processo. La formazione, il confronto costante, l’adempimento alle norme previste dal Legislatore costituiscono quei passi necessari per tenere sempre vivo il rispetto della legalità. Mi preme sottolineare, in modo particolare, l’aspetto della formazione, ossia una attenta e scrupolosa attività volta alla diffusione e alla conoscenza di tutte quelle virtuose pratiche che consentono alla persona di camminare con sicurezza e libertà nell’alveo delle norme vigenti, consapevole dei benefici comuni che derivano da una condotta integerrima e rispettosa delle norme. Solo in quella società ove vengono rispettate le norme si può veramente avvertire la pienezza delle libertà costituzionalmente garantite e si possono esercitare i propri diritti. La legalità riconoscerà sempre in Cinecittà una casa per accoglierla e tutelarla, così come un potente strumento di diffusione e risonanza. La legalità è trasparenza. Tutto alla luce del sole. La buona amministrazione è trasparente o non è buona, lavora per il bene dei lavoratori e dei cittadini senza necessità di zone d’ombra. La legalità è anche accesso per tutti i cittadini. Non possono esistere istituzioni blindate o lontane, nascoste e mute. Legalità è formazione, ovvero attenta e scrupolosa attività volta alla diffusione e alla conoscenza delle pratiche virtuose che consentono alla persona di camminare con sicurezza e libertà nell’alveo delle norme vigenti, con la consapevolezza dei benefici comuni che derivano dal rispetto delle norme nonché delle gravi conseguenze – soprattutto sociali – che derivano dalla loro violazione. Ma la legalità è anche libertà, non sono norme che legano le persone a comportamenti coatti. Solo quando le norme vengono rispettate si può avvertire la pienezza della libertà, contro l’aggressione illegale. L’iniziativa della Settimana della Legalità 2021 rappresenta un appuntamento imprescindibile che intendiamo ripetere costantemente. Speriamo di diventare noi stessi un centro di diffusione di questo concetto”.
Federico Bagnoli Rossi, consigliere d’amministrazione di Cinecittà e per l’Azienda Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, spiega: “Quando mi è stato proposto l’incarico l’ho accettato con grande senso di responsabilità. E’ un momento storico per l’azienda e saremo protagonisti di un grande rilancio, senza precedenti. Il nostro ad mi ha detto che era il momento di accelerare. Credo fermamente che questa accelerazione sia correlata a un meccanismo dove la Legalità assume il ruolo di benzina per un motore da far ripartire, dopo un momento difficile per il paese e per il settore. Questo ritornare prima possibile a benchmark sostenibili deve essere sostenuto proprio dalla Legalità. Ho cercato di capire subito lo Stato dell’Arte e ho trovato un’attenzione molto attenta da parte degli uffici preposti di Cinecittà, mi insegnano tanto e loro mi supportano e mi sopportano. La prima cosa fatta, a luglio, dopo pochi mesi dalla presa d’incarico, è stata sviluppare nuove procedure, con grande attenzione. In questo momento storico la Legalità ha assunto un ruolo fondamentale per il duplice ruolo di Cinecittà. Bisogna mettere in campo le migliori politiche per l’anticorruzione ma anche proseguire in quanto l’azienda deve adempiere e portare avanti. Dovremo fare di tutto per far sì che Cinecittà sia la casa della trasparenza. E’ già stato fatto e lo faremo ancora di più. Oggi c’è prova concreta di un cambiamento nel tema della prevenzione, ed è questa giornata. E’ importante che ci sia un luogo dove ci si incontra per parlare di questi temi. Il piano triennale per la prevenzione è una bussola e una mappa al contempo. Ci dice dove andare ma anche come arrivarci. Il lavoro fatto fino ad oggi sul piano è un lavoro enorme e stiamo lavorando al nuovo. Il piano attuale sarà ratificato a breve. Il piano è lo strumento per arrivare alla casa della trasparenza. Uno strumento rigido ma anche flessibile, perché deve adattarsi allo sviluppo e al cambiamento del mondo. Una doppia anima per uno strumento strategico, adatto a un’azienda come la nostra”.
Il tema dell’anticorruzione è molto complesso e composto da vari elementi. Lo spiega Rossana Rummo, Consigliere della Corte dei Conti: “La ricerca di un fondamento costituzionale del principio di anticorruzione e di trasparenza è un tema portante. Molti si chiedono perché nella Costituzione non ci sia un riferimento specifico. La Costituzione italiana è una delle migliori costituzioni, e contiene anche questi principi perché i suoi principi sono diventati la base per il discorso legale sull’anticorruzione. Il principio dell’accessibilità all’informazione, ad esempio, è anche principio di uguaglianza per i cittadini. Altri temi sono il principio d’efficienza e la dignità. Tutti principi che costituiscono la base per l’intera legislazione. In sostanza non credo che la Costituzione abbia una lacuna. La Costituzione è fatta di principi, fondanti e importanti. La Legislazione ha il compito di declinarli. Richiamare la Costituzione su principi come anticorruzione, legalità, informazione e trasparenza è la base. Oggi ci si interroga su come misurare l’anticorruzione. I livelli indicatori sono tanti: il livello di affari dell’impresa, l’organizzazione, la rotazione dei responsabili. L’Italia ha proposto un questionario sottoposto a 20 paesi tra cui Stati Uniti, Cina, quasi tutti i paesi europei. Il tema della corruzione travalica i confini nazionali e aziendali, e questa prospettiva deve essere al centro del dibattito. Come misurare l’anticorruzione in ciascun caso. La trasparenza è il primo strumento con cui si combatte la corruzione. Il che significa obbligo di pubblicare i bandi, tenere i siti aggiornati e una costante manutenzione, cosa che non sempre avviene”.
“La Legge Severino – prosegue Rummo – prevede tre elementi. Il piano anticorruzione dell’ANAC, i piani triennali delle singole amministrazioni e la nomina di responsabili per ogni azienda per l’anticorruzione e la trasparenza. A questo si aggiungono principi e norme che fanno da corollario. Il principio della rotazione, il principio dell’incandidabilità quando si parla di cariche politiche, l’obbligatorietà per pubbliche amministrazioni di elaborare codici di comportamento per i dipendenti … ce ne sono tanti. Anche le misure di tutela per il dipendente che segnala gli illeciti, ad esempio. La formazione continua è fondamentale, ma un piano di formazione non può essere basato sui principi generali come un corso di Educazione Civica per adulti. La formazione continua deve prevedere un’apertura alle evoluzioni di norme, regole e procedure in ogni campo, ad esempio in quello degli appalti. Entrare nel merito dei problemi dà strumenti e informazioni a chi deve operare per agire legalmente in ciascuno specifico obiettivo”.
Le Conclusioni sono di Nicola Maccanico, ad di Cinecittà: “Per me la mattinata ha un valore simbolico importante – dice – a sei mesi dal nostro arrivo facciamo questa giornata, che diventa una Settimana della legalità e nei prossimi giorni approveremo il piano aziendale in consiglio. E’ giusto chiarire che la formula SpA e la pubblica amministrazione non sono cose in contrasto. Società e Stato non devono essere in conflitto. Dobbiamo essere una SpA dal punto di vista delle efficienze ma al contempo rispettare le regole che lo Stato ci impone, in prospettiva di crescita, soprattutto dal punto di vista aziendale. Saremo ancora più solidi se dimostreremo che l’azienda è in piedi non solo perché è pubblica ma perché è in grado di generare introiti e lavoro, restando competitiva sul mercato. Qui si innesta la sfida della Legalità e della Trasparenza. L’azienda conosce molto bene la cultura della Legalità e della Trasparenza. I dirigenti che abbiamo trovato conoscono benissimo le parole, ma i nostri azionisti, Ministero dell’Economia e della Cultura, ci chiedono di diventare anche altro e di affrontare sfide più grandi e complesse. Investire più di 200 milioni di euro, che il Recovery Plan mette a disposizione, è una sfida molto più rilevante. Per questo dovremo essere efficienti e al contempo essere maniacali nell’applicazione delle norme. E’ una sfida non solo dell’azienda, ma dell’intero paese. Dobbiamo rispettare i tempi del Recovery ma al contempo essere efficienti nel rispetto della Legalità. Non possiamo tagliare le curve, l’impegno che noi mettiamo è proprio questo. Coniugare le regole che ci sono imposte per garantire sicurezza e trasparenza e usarle nella maniera più efficiente possibile. La trasparenza è un elemento fondamentale delle aziende. Significa innanzitutto avere idee chiare e poter dire agli altri a porte aperte cosa pensiamo e perché. Ci possono essere errori e scelte sbagliate, ma vanno motivati, e in quel caso diventano costruttivi. E la comunicazione diventa molto importante. L’azienda che immaginiamo è un’azienda che spiega quello che succede. Bisogna evitare la cultura del sospetto. Solo perché ci sono molti soldi in ballo non significa che qualcuno ne debba beneficiare più degli altri. L’idea della Settimana è un’idea che serve a formare la cultura della trasparenza e della legalità, ed è importante trasferirla all’interno dell’azienda. Ci potranno essere idee diverse ma deve restare vivo un sentire comune”.
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