“Prima della cerimonia degli Oscar ho ricevuto un SMS dal produttore Nicola Giuliano che recitava “PAURAAAAA” – commenta l’amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà Roberto Cicutto – E aveva ragione. Spesso quando le più rosee previsioni fanno sperare al meglio, la delusione si fa cocente. Ma per fortuna e per merito di tanti questa volta non è andata così. Ha vinto il film per la sua “bellezza” e capacità di farsi capire ed emozionare in tutto il mondo. Ha vinto Paolo Sorrentino con il gruppo dei suoi attori (uno per tutti Toni Servillo) e tecnici (uno per tutti il direttore della fotografia Luca Bigazzi).
Hanno vinto i produttori della Indigo Film (Nicola Giuliano e Francesca Cima) – prosegue l’ad – che da anni investono con determinazione su autori come Paolo ed esordienti, e che sanno conciliare la propria indipendenza con la forza distributiva di Medusa (ove grazie a Gianpaolo Letta e Mario Spedaletti si continua a sostenere alcuni “cavalli di razza”). So già che alcuni diranno che una rondine non fa primavera e che ora la politica deve fare il suo dovere. E’ vero. Ma spero si accorgano che questa volta si è fatto quadrato: imprenditori (Anica), politica (MibacT, Mise e ICE) e sistema di promozione (Luce Cinecittà) nel sostenere anche gli aspetti commerciali della distribuzione all’estero. Questo sì è un punto da cui non si deve più tornare indietro”.
“Congratulazioni a Sorrentino e ai produttori per aver riportato dopo 15 anni l’Oscar in Italia , grazie – dice invece il presidente Rodrigo Cipriani Foresio – E che questa impresa sia di augurio e di stimolo per il mondo cinematografico italiano ma anche e soprattutto sia vanto ed orgoglio per il Nostro Paese, cosi spesso bistrattato anche da noi italiani . Dostoevskij scrisse “Il Mondo sarà salvato dalla Bellezza”, penso che affermazione piu’ appropriata per il Nostro Paese non possa esserci e questa prestigiosa vittoria ne sia la riprova. Troppo spesso abbiamo dimenticato chi siamo e da dove veniamo , riappropriamoci con caparbietà della nostra storia e della nostra cultura che unità alla creatività e professionalità produce l’eccellenza che il mondo ci riconosce. Mi auguro che questo successo italiano , in un momento storico cosi difficile per il nostro Paese ,possa darci quella carica e determinazione per una nuova rinascita”.
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