Che strano chiamarsi Federico di Ettore Scola, nelle sale italiane dal 12 settembre distribuito da BIM e Luce Cinecittà, raccoglie il consenso del pubblico e le reazioni convinte e positive della stampa estera dopo aver partecipato, fuori Concorso, alla Mostra di Venezia e alla sezione ‘Masters’ del Toronto Film Festival.
Il quotidiano francese Le Monde definisce il film “un meraviglioso epilogo della Mostra”; per Variety, la bibbia del cinema americano, il film è “un magico viaggio attraverso la storia e il ricordo”; The Hollywood Reporter, da Toronto, ne parla come “un affascinante e originalissimo tributo a Fellini”; per lo spagnolo El Mundo il film è “brillante, lucido e soprattutto sincero”.
Che strano chiamarsi Federico è prodotto da PayperMoon, Palomar e Istituto Luce Cinecittà con Rai Cinema e Cinecittà Studios, in collaborazione con Cubovision di Telecom Italia.
Diretto da Fabrizio Corallo che ne firma anche la sceneggiatura con Silvia Scola, è ricco di testimonianze e materiali d’archivio. Con Luca Argentero e Barbara Venturato
Dal 4 ottobre il film tornerà al cinema grazie al restauro in 4k realizzato da Paramount Pictures presso L’Immagine Ritrovata di Bologna, con il contributo di Luce Cinecittà e MiC
L’opera seconda della regista romana, co-prodotta e distribuita da Luce Cinecittà, arriverà a Novembre al cinema
Il Maestro dell'horror racconta la sua parte più in ombra nel film di Giancarlo Rolandi e Steve Della Casa. Domenica 8 settembre alle 23:10 su Rai 3