Chazelle: “colpito dalla varietà dei film in concorso”

VENEZIA – “Siamo stati tutti colpiti dalla varietà dei film e dalla reazione che potevano scatenare”, così Damien Chazelle, Presidente della giuria di Venezia 80 a pochi minuti dalla conclusione della Mostra che ha visto trionfare come Leone d’Oro Poor Things del greco Yorgos Lanthimos. “Parliamo del linguaggio del cinema – prosegue il regista – ma gli approcci sono diversi e diversi sono gli spettatori”.

Parlando dell’esperienza in qualità di presidente di giuria a Venezia, dove nel 2016 ha conquistato il Leone d’Oro per LaLa Land, Chazelle si è detto fortunato e fiero di aver potuto discutere con i colleghi sui film selezionati. “Ricorderò sicuramente le conversazioni che abbiamo avuto, è stato appassionante”.

“Film molto attuali” quelli di Orizzonti per il Presidente di giuria Jonas Carpignano. “Abbiamo trovato un filo rosso nei film selezionati, la voglia di raccontare il proprio paese in questo preciso momento storico”. Explanation for everything di Gàbor Reisz è stato premiato come miglior film: “punto di partenza di un nuovo cinema”, conclude Carpignano.

L’80ma Mostra del Cinema di Venezia ha visto premiare anche il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, consegnato dalla Presidente di giuria Alice Diop. “Un film ancorato a Taiwan ma universale”, così Love is Gun di Lee Hong-Chi. “Conferma che il cinema può essere un’arte di purezza”, ha dichiarato la Presidente di giuria, a Venezia nella passata edizione con Saint Omer. “Abbiamo visto 26 film e credo che come giuria ci abbia animato il desiderio di rivelare la promessa di un cineasta, film che abbiano gli embrioni dei cineasti del futuro”.

“Una scelta difficile” quella della sezione Venice Immersive, presieduta da Singing Chen. “Abbiamo discusso per 5 ore, dal punto di vista tecnico, di storytelling e altri aspetti utili a scegliere il miglior film in una selezione che ha molti titoli diversi, da opere a 360gradi a installazioni”.