Cazzotti e polpette per Lillo & Greg

Natale a Londra Dio salvi la regina, che arriva in sala il 15 dicembre, porta il duo comico nella capitale britannica per orchestrare il rapimento dei cani di Elisabetta II


Si apre con un ricordo di Maria Pia Fusco la conferenza stampa di Natale a Londra Dio salvi la regina ed è lo stesso Aurelio De Laurentiis a mandare un affettuoso pensiero alla giornalista di Repubblica scomparsa ieri sera. Così arriva l’applauso dei colleghi che hanno appena visto la nuova commedia Filmauro, ancora una volta con Lillo & Greg, in 524 sale dal 15 dicembre. Di nuovo, come in Natale col boss, il classico cinepanettone si rinnova con una commistione di generi, con la comicità auto-ironica del duo innestata su una traccia di gangster movie e tanta azione. Lillo & Greg sono i figli di un delinquente incallito (Ninetto Davoli): arrivano a Londra per battere cassa presso il Barone (Nino Frassica), gestore di un ristorante italiano alla moda insieme alla figlia Anita (Eleonora Giovanardi, vista in Quo vado?) e al tenero aiuto chef Vanni (Paolo Ruffini). Però un gangster molto più spietato di loro e con una mano meccanica alla Robocop (Vincent Riotta) sta cercando di estorcere un milione di sterline al Barone. Unica soluzione per trovare tanti soldi in poco tempo, sembra quella di rapire i preziosi cani Corgi della Regina introducendosi a Buckingham Palace durante un ricevimento riservato proprio agli amici a quattro zampe. 

Pasquale Petrolo cita apertamente Bud Spencer e Terence Hill come modelli di una comicità fumettistica e un po’ infantile fatta anche di scazzottate perfettamente coreografate ma buffe. Il suo personaggio, Erminio Ottone (da leggere tutto d’un fiato, con sicuro effetto comico), “lotta per essere come suo padre ma non ne ha le qualità”, mentre Claudio Gregori insiste sulla schizofrenia del suo Prisco Ottone, “come capitava a Stan Laurel o Jerry Lewis ha una doppia personalità: è un timidissimo capo scout ma anche un criminale feroce”. Non mancano gli apporti dialettali, nella scrittura corale di Volfango De Blasi che ha lavorato con Alessandro Bencivenni, Tiziana Martini, Gianluca Ansanelli, Marco Bonini, Paola Tiziana Cruciani. Ci sono gli Arteteca nei panni di una coppia di pittoreschi ristoratori napoletani (le loro polpette sono adorate dai cani della regina), Enrico Guarnieri in quelli di un mago siciliano e Uccio De Santis in quelli del Barese, esperto di armi e sistemi di allarme.  

“Abbiamo lasciato un certo tipo di commedia cinque anni fa – spiega Aurelio De Laurentiis – e con questi nuovi compagni di lavoro la strada è diversa, ma nel frattempo è cambiato anche il cinema. Ogni anno, in primavera ci mettiamo a tavolino per fare un film di successo che vada incontro al pubblico, ma il pubblico cambia in continuazione. Le nuove generazioni sono quelle dei videogame e di internet e tante volte mi chiedo se ce la faranno a restare 90′ allo stadio o davanti alla tv per vedere una partita? Funzionano gli eventi e il Natale al cinema è uno di questi, ma a Natale escono tutti, pare che l’anno prossimo ci sarà anche Checco Zalone”. Non fa previsioni sugli incassi il patron Filmauro di fronte a quella che Luigi Cuciniello, sul blog dell’Huffington Post, ha definito “la mattanza di Natale”. “Dipenderà tantissimo dall’esito di Star Wars Rogue One e poi l’incasso andrà diviso tra i tre film delle feste, questo, quello di Aldo Giovanni e Giacomo e Poveri ma ricchi senza contare Siani che esce a fine anno”. Polemico anche sul funzionamento della distribuzione: “C’è gente che paga per uscire per poi andare in tv, ma questo non rispecchia un mercato sano”. E non manca una bordata per il mercoledì a 2 euro: “Il 15% di chi va al cinema a prezzi scontati è nuovo pubblico, ma tutti gli altri sono spettatori abituali che così riducono l’incasso totale. Il prezzo politico si potrebbe fare in estate, per 12 settimane di fila e magari riavvicinerebbe tante persone alla sala”.

Girato tra Londra e una Roma che scimmiotta la capitale britannica, il film vorrebbe piacere, come dicono un po’ tutti gli interpreti, a tutta la famiglia, mettendo insieme risate, azione e qualche spunto romantico affidato a Paolo Ruffini ed Eleonora Giovanardi. Battuta cult quella di Ninetto Davoli sulla Brexit. 

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14 Dicembre 2016

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