Time after time di Cindy Lauper accompagna la trama di Che fine ha fatto Bernadette?, titolo di una commedia originale per trama e personaggio principale, interpretato da una quasi irriconoscibile esteticamente Cate Blanchett, che con capigliatura castana e taglio carré pressapoco cambia fisionomia per il personaggio di Bernadette, un nome che evoca quello della famosa santa delle apparizioni, che nel film viene evocata, ma non portando il racconto su un livello religioso, seppur in qualche modo spirituale sì.
Lei è un architetto di successo negli anni post universitari e in una Los Angeles rampante, un’archistar in fieri, annoverata tra Frank Gehry e Renzo Piano, che però fallendo in un progetto porta con sé non solo il crollo strutturale ma anche un crollo interiore graduale e annientante, che il film mostra con toni ironici – ma non per questo meno drammatici rispetto al male oscuro che rappresenta – e in un’escalation dagli intrecci psicologici ma anche comici al limite della surrealtà, come un improbabile coinvolgimento in un caso di mafia russa.
Non per questo un film demenziale, invece piuttosto intelligente, che trova un modo originale per raccontare la deflagrazione interiore di un essere umano, che finisce per far precipitare il proprio io nel “luogo interiore più remoto possibile”; ma è proprio un altro luogo remoto, geograficamente però, il Polo Sud più estremo, ad essere la fonte salvifica di Bernadette, che vive quel confine di ghiaccio come antidepressivo, anche visivamente sul grande schermo un ambiente di particolare suggestione.
Il film, diretto dal pluripremiato e pluricandidato agli Oscar Richard Linklater (Prima dell’alba, 1995; Boyhood, 2014), è un adattamento del best seller di Maria Semple, Where’d You Go, Bernadette, e annovera nel cast anche un bravo Billy Crudup nel ruolo del marito di Blanchett, un informatico di successo della Microsoft che, nel trasferimento della famiglia dalla California a Seattle assiste al progressivo mutamento della moglie, insieme alla figlia adolescente Bee (Emma Nelson), con cui si dimostrano costantemente collante famigliare per la madre, a cui donano comprensione e libertà.
Il film esce il 12 dicembre con Eagle Pictures e Leone Group.
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