Castellitto: “Un film per sdoganare la vecchiaia”


Ha scelto proprio Giffoni Sergio Castellitto per parlare del suo prossimo film, La bellezza del somaro. Una sceneggiatura scritta ancora una volta a quattro mani insieme alla moglie Margaret Mazzantini, e tenuta sulla scrivania dal 2001. Un progetto per cui è arrivato il momento giusto, secondo l’attore e regista che qualche mese fa aveva annunciato un’altra regia, sempre tratta da un libro della Mazzantini, Venuto al mondo. Ma il romanzo, uscito a novembre 2008 ed entrato subito nelle classifiche dei libri più venduti, ha bisogno di più tempo per fare il suo percorso, “un po’ come il vino: deve decantare”. E così a dieci anni da Libero burro Castellitto torna dietro (e davanti) la macchina da presa per una commedia.

La bellezza del somaro parla in maniera comica del conflitto tra una generazione di genitori cinquantenni preoccupati di apparire giovani a tutti i costi, e i loro figli: diciassettenni che non vedono l’ora di diventare grandi. “Una storia corale di forte stampo teatrale, che si svolge sostanzialmente dentro una casa”, racconta Castellitto.

Il titolo, La bellezza del somaro, riprende un detto che parla della giovinezza come di un’età in cui tutti sono belli ma anche inconsapevoli e decisi a raggiungere l’indipendenza velocemente e a tutti i costi. “Ma l’indipendenza è un fatto mentale che prescinde dall’età degli individui”, sottolinea l’attore che ha voluto parlare in questo film di vecchiaia e di morte, ma con leggerezza. Sarebbe stato molto più semplice, ha spiegato, trattare un tema così in modo drammatico. La scommessa è stata riuscire a trovare l’equilibrio tra ciò che è divertente e ciò che d’un tratto non lo è più. Ed è proprio la vecchiaia l’ultimo tabù rimasto secondo Castellitto: “La nostra società non ci consente di essere vecchi e la parola stessa viene usata solo in senso dispregiativo. Ma è una cosa che riguarda tutti e perciò ne ho voluto parlare in termini divertiti, mostrando il contrappunto tra l’età adulta e quella dei ragazzi”.

Nel film, un colpo di scena metterà improvvisamente in discussione tutti gli stereotipi e la tranquillità di una famiglia borghese. L’apparente armonia verrà scardinata e si scopriranno genitori immaturi nel loro ruolo e figli capaci di prendersene cura. “Perché i figli adolescenti hanno la capacità di smascherare in maniera sorprendente la vera natura degli adulti-  spiega Castellitto – Come fa il mio che a volte per ridere mi imita e riesce a cogliere aspetti di me che io stesso ignoravo”. Poco vuole dire del cast, che sta chiudendo in questi giorni, a parte la presenza di Laura Morante, proprio ieri qui a Giffoni, che interpreterà sua moglie. Ma, assicura, “sarà sensazionale. Composto da attori molto diversi tra loro e all’insegna del politicamente scorretto”.

autore
24 Luglio 2009

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