VENEZIA. “La creazione del valore da e per la sala cinematografica” è il titolo del seminario che si è svolto alla Casa dello Spettacolo. Organizzato dall’agenzia milanese Camelot, il seminario ha puntato l’attenzione sulle opportunità e sulla valorizzazione delle attività di comunicazione e promozione intrinseche al cinema, con una particolare attenzione alla sala, e sull’importanza di un maggiore coinvolgimento delle aziende che fanno pubblicità.
Tutti gli intervenuti al seminario, moderato da Lionello Cerri, presidente dell’Anec, si sono detti assolutamente convinti del grande valore del cinema e della sala come mezzo di promozione, un valore che può essere ulteriormente sviluppato.
Paola Mazzaglia, amministratore delegato di Camelot, nel suo intervento ha sottolineato il grandissimo impatto valoriale che il cinema può dare ad un prodotto. Per quanto riguarda la sala, Mazzaglia ritiene che possa essere utilizzata in tanti modi diversi per promuovere i prodotti, che vanno oltre il semplice spot sullo schermo.
Anche Mario Abis, direttore generale del centro ricerche Makno, ha puntato sul valore competitivo della sala rispetto agli altri media (e a luoghi di ritrovo come i centri commerciali), sottolineandone anche il valore economico, oltre a quello culturale.
Eugenio Bona, presidente di Media Italia, centro media del gruppo Armando Testa, si è concentrato sul sempre maggiore numero di media e sull’attenzione del pubblico che è sempre più frammentata su vari mezzi.
Per Fabio Poli, partner e consigliere delegato della concessionaria MovieMedia, il cinema e la sala cinematografica sono mezzi di comunicazione unici nel loro genere anche per il peculiare legame con l’innovazione tecnologica, come il digitale e l’utilizzo del satellite che possono consentire alle aziende di proporre non solo spot, ma anche altri contenuti e costruire un palinsesto di offerta più ampio.
Giuseppe Oliva, direttore marketing di Rai Pubblicità, ha definito la sala un media eccellente, capace di attrarre, come nessun altro, l’attenzione del pubblico, non soltanto attraverso spot sullo schermo, ma attraverso tante altre modalità di promozione che possono essere messe in atto all’interno di un cinema.
Marco Cino, presidente dell’agenzia milanese Echo, attraverso l’analisi di case history realizzate dall’agenzia ha illustrato l’opportunità per le aziende di legarsi al cinema al fine di promuovere una comunicazione e una visibilità strategica e innovativa.
A conclusione, il presidente dell’Agis, Carlo Fontana, ha sottolineato il ruolo del luogo di spettacolo come portatore di un’esperienza di qualità, realtà nella quale condividere valori culturali. Allo stesso tempo però, secondo Fontana, bisogna essere aperti alle contaminazioni e ad un nuovo concetto di utilizzo dei cinema e dei teatri, disponibili ad offerte di diversi generi di spettacolo.
"Una pellicola schietta e a tratti brutale - si legge nella motivazione - che proietta lo spettatore in un dramma spesso ignorato: quello dei bambini soldato, derubati della propria infanzia e umanità"
"Non è assolutamente un mio pensiero che non ci si possa permettere in Italia due grandi Festival Internazionali come quelli di Venezia e di Roma. Anzi credo proprio che la moltiplicazione porti a un arricchimento. Ma è chiaro che una riflessione sulla valorizzazione e sulla diversa caratterizzazione degli appuntamenti cinematografici internazionali in Italia sia doverosa. È necessario fare sistema ed esprimere quali sono le necessità di settore al fine di valorizzare il cinema a livello internazionale"
“Non possiamo permetterci di far morire Venezia. E mi chiedo se possiamo davvero permetterci due grandi festival internazionali in Italia. Non ce l’ho con il Festival di Roma, a cui auguro ogni bene, ma una riflessione è d’obbligo”. Francesca Cima lancia la provocazione. L’occasione è il tradizionale dibattito organizzato dal Sncci alla Casa del Cinema. A metà strada tra la 71° Mostra, che si è conclusa da poche settimane, e il 9° Festival di Roma, che proprio lunedì prossimo annuncerà il suo programma all'Auditorium, gli addetti ai lavori lasciano trapelare un certo pessimismo. Stemperato solo dalla indubbia soddisfazione degli autori, da Francesco Munzi e Saverio Costanzo a Ivano De Matteo, che al Lido hanno trovato un ottimo trampolino
Una precisazione di Francesca Cima
I due registi tra i protagonisti della 71a Mostra che prenderanno parte al dibattito organizzato dai critici alla Casa del Cinema il 25 settembre