Cartoline musicali firmate Turturro

VENEZIA – E’ arrivato al Lido oggi fuori concorso Passione. Un’avventura musicale, il film omaggio alla canzone napoletana pensato e diretto da John Turturro, l’attore feticcio dei fratelli Coen, nato a Brooklyn da padre pugliese e mamma siciliana (cantante professionista) da cui, probabilmente, ha ereditato il pallino per la musica. Passione infatti è una sorta di Buena Vista Social Club girato nei vicoli e in alcuni luoghi simboli di Napoli, da Via Medina alla Solfatara di Pozzuoli, che induce lo spettatore a ricordare o scoprire la sconfinata scena musicale partenopea.

Coprodotto da Skydancers di Giorgio Magliulo e Squeezed Heart Production in collaborazione con Madeleine, Rai Cinema e Cinecittà Luce che lo distribuirà in sala il 22 ottobre, il film è stato scritto insieme al giornalista de ‘Il Mattino’ Federico Vacalebre che per due anni ha aiutato Turturro a districarsi e orientarsi fra le tremila canzoni contenute nel più grande juke-box del mondo, Napoli, in cui l’attore-regista si è tuffato con l’umiltà di chi maneggia una materia che lo affascina ma non conosce a menadito.

Difficoltà oggettiva del documentario è la ricerca di un equilibrio tra gli stereotipi sulla cultura partenopea, le contaminazioni con altre lingue (arabo, francese, spagnolo) e la selezione dei brani: “Non si tratta di fare un varietà, e nemmeno di un’enciclopedia della melodia napoletana – ha detto a questo proposito Turturro – ho dovuto lasciare fuori canzoni bellissime e validi interpreti. Lo scopo era realizzare una docu-fiction cantata che vuole emozionare e divertire chi la vedrà in tutto il mondo, raccontando l’internazionalità di brani celeberrimi, ma anche il potenziale di pezzi meno conosciuti fuori dall’Italia. Un viaggio attraverso la città dove a cantare non sono solo gli artisti più noti ma anche la gente comune e le voci mitiche di Caruso, Gilda Mignonette, Carosone, attraverso le immagini di repertorio”.

Ogni canzone diventa così una piccola sceneggiatura, anche grazie all’ausilio dei sottotitoli italiani, che aiutano il pubblico a entrare meglio nel cuore e nel senso finale del film: una raccolta di cartoline sentimentali spedite da Turturro a nome di una città non facile dove energie, drammi, orgoglio e ironie si mescolano in modi sempre diversi, accentuandone ora il fascino, ora le enormi contraddizioni.

L’occhio straniero di Turturro e di buona parte della sua troupe, come la montatrice Simona Paggi o il direttore della fotografia Marco Pontecorvo, spazia per Napoli e le sue melodie alternando la sceneggiata al videoclip, i caroselli canori alle voci di strada, in un crescendo che porta nuova linfa ad una tradizione gloriosa, rinnovata da questo viaggio che parte dal “Canto delle lavandaie del Vomero”, composto nel 1200, e arriva a “Napulè” di Pino Daniele.

Girato dall’italo-americano nel settembre 2009, durante i festeggiamenti di Piedigrotta, festa popolare che risale ai baccanali, Passione si avvale di uno straordinario cast che tra immagini di repertorio (Archivio Luce e Teche Rai) e riprese apposite, sistema, solo per citarne alcuni, Mina, gli Avion Travel, Pietra Montecorvino, Raiz degli Almanegretta, Massimo Ranieri e Lina Sastri, James Senese, Peppe Barra e Fiorello in un grosso collage musicale che entusiasmerà molti.