Carlos Saura, dalla musica popolare al Picasso di Guernica

Il regista ha portato il film "Zonda" alle Giornate degli Autori


VENEZIA – “Da quando sono giovane sono innamorato della musica argentina. Ho colto al volo l’opportunità di raccontarla per rilanciarla e valorizzarla con un tono più moderno, dimostrando che è un ricchissimo mix di culture che rischia di andare perduto”. Il regista di Tango Carlos Saura è arrivato al Lido per presentare – alle Giornate degli Autori tra gli eventi speciali – Zonda, folclore argentino, una nuova incursione nella musica popolare che ha caratterizzato la sua formazione, per la quale ha coinvolto alcuni dei migliori artisti e gruppi nazionali come El Chaqueño Palavecino, Soledad Pastorutti, Jairo, Liliana Herrero, Jaime Torres, Metabombo, Lito Vitale, Peteco Carabajal, Juan Falú, Pedro Aznar, Liliana Herrero, Verónica Condomí, Vitillo Ábalos, Mariana Carrizo, Lucho González.

Li ha chiamati, però, a esprimere la loro arte al di fuori dei luoghi in cui si esibiscono di solito, inserendoli in un “gioco di specchi” che moltiplica ed esalta le loro performance. “Ho voluto far uscire gli artisti dal loro contesto classico, portarli in uno scenario nuovo per far sì che si mostrassero in tutta la loro forza, in un mix di ballo, suoni e luce”. Il cineasta spagnolo ha raccontato anche che proseguirà questa sua indagine musicale con un’opera teatrale che debutterà a ottobre a Valladolid, dal titolo Flamindia (una crasi tra flamenco e India) e con un progetto filmico sulla Jota, “una danza folcloristica molto specifica, ma allo stesso tempo universale”. E poi, finalmente nella primavera dell’anno prossimo dovrebbe iniziare le riprese del film su Picasso dal titolo 33 dias: “C’è una nuova sceneggiatura pronta e Antonio Banderas è d’accordo per interpretare il pittore, che verrà colto nel momento della sua vita in cui dipinse il Guernica. Il direttore della fotografia sarà il mio amico Vittorio Storaro”.

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08 Settembre 2015

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